Sebigas e AB Energy realizzano in Valtellina impianto di bioenergia. L’agricoltura montana è divenuta la base per lo sviluppo di nuove attività economiche; gli imprenditori agricoli non sono più semplici produttori di materie prime, ma divengono a tutti gli effetti precursori economici di nuovi settori. Tra questi, trova sempre più spazio la produzione di energia rinnovabile.
Il mondo rurale montano, storicamente consumatore di energia, ma da sempre “guardiano” dell’ambiente e fornitore di materie prime, si attiva così nella “produzione di energia e di servizi ambientali”. Il contesto agricolo produttivo valtellinese, e più in generale il contesto dell’agricoltura alpina,è caratterizzato da una pluralità di piccole e medie imprese agricole e zootecniche, la cui dimensione è insufficiente ad ammortizzare impianti di biogas.
Seguendo il modello dei grandi allevamenti suini e bovini della pianura padana lombarda, emiliana e veneta, Bio Energia Villa è il risultato della riflessione che ha spinto diversi operatori ad “unire le forze” e costituire ex novo una società mista che vede la partecipazione di diverse aziende.
La produzione combinata di energia termica ed elettrica permette di recuperare il calore che altrimenti sarebbe dissipato in atmosfera e consente di aumentare la redditività dell’impianto a biogas. Nasce da qui l’idea di produrre energia rinnovabile nel comune di Villa di Tirano mediante un impianto di cosiddetta “digestione anaerobica”, partendo sia da materie prime tradizionali (liquami e letame) sia da fonti rinnovabili attualmente poco sfruttate per questo fine (sottoprodotti e scarti dell’industria alimentare e casearia, coltivazioni energetiche dedicate appositamente selezionate, sottoprodotti della lavorazione di mele e altri residui della lavorazione della frutta, raspi vinacce, siero di latte).
La potenzialità produttiva di gas di un impianto a biogas è in funzione delle caratteristiche della tipologia di materiale in ingresso, della sua gestione (trattamento e ritenzione) ed infine dei parametri di processo tecnici (es. le temperature di fermentazione).
L’impianto Bioenergia Villa realizzato a Villa di Tirano può essere alimentato da biomasse derivate da deiezioni bovine, silo mais, mele e vinacce. E’ in grado di produrre un’energia elettrica pari a 3.780.000 KWh/anno con un’energia termica residua pari a 800.000 KWh/anno. L’impianto, inoltre, aderendo perfettamente al protocollo di Kyoto sulla riduzione dei gas serra, ha consentito l’abbattimento di 200 tonnellate di Co2 e questo solamente all’avvio e non con una produzione a regime. Inoltre tutti i sistemi di controllo dell’impianto sono localizzati in una sala computerizzata dove vengono svolte in automatico tutte le funzioni di misura, registrazione e controllo.
Un sistema telematico in remoto invia tutti i dati al gestore dell’impianto (comprese eventuali anomalie) che sono così trattati in real time. Il sistema supervisiona sia la parte di cogenerazione che il trattamento del gas. L’impianto Bioenergia Villa è il risultato di una sinergia tra la cooperativa agricola Biovalt, della società di teleriscaldamento Tcvvv, della società AEM per la distribuzione di energia elettrica, della sezione Valtellinese di Coldiretti e di Banca Intesa, quale partner finanziario che si sono appoggiati a professionisti di caratura internazionale nella produzione e realizzazione di impianti di Biogas.
Alla realizzazione dell’impianto hanno partecipato Sebigas, AB Energy con la collaborazione e promozione da parte di Fiper, la federazione italiana per le energie rinnovabili.
IL BIOGAS
Il Biogas viene ricavato dalla fermentazione batterica in completa assenza di ossigeno da colture, residui di colture stesse, dai liquami derivati dalla produzione zootecnica e dai sottoprodotti della filiera agro-industriale. Rappresenta una fonte rinnovabile di energia elettrica e termica che può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra rispettando in pieno il protocollo di Kyoto per la tutela e la salvaguardia ambientale.
Produrre Biogas significa
• Ridurre l’impatto ambientale
• Garantire all’azienda agricola un reddito stabile e sicuro
• Restituire al terreno una grande quantità di sostanze organiche
Ed è soprattutto il fattore della flessibilità, legato alle più sofisticate tecnologie di realizzazione, che rendono una centrale a Biogas di questo tipo un certo e sicuro investimento.
Ciò perché un impianto come Bioenergia Villa consente di utilizzare nel processo di digestione anaerobica una molteplice varietà di matrici organiche:
– colture energetiche dedicate come cereali, colza, girasole, foraggi, ecc.;
– residui colturali come foglie e colletti di bietola, stocchi di mais, paglia, frutta,
– vegetali e foraggi di scarsa qualità;
– liquami e letami degli allevamenti zootecnici, acque reflue dell’agro-industria, bucce di pomodoro, vinacce, sanse di oliva, panelli oleosi, scarti di macellazione, ecc..