L’andamento della produzione di pallet è sicuramente uno tra gli indicatori più attendibili per evidenziare lo stato di salute dell’economia. Non deve quindi sorprendere che il rallentamento della produzione industriale e i cali dei consumi abbiano messo in difficoltà il settore della logistica e della movimentazione merci nel suo insieme, come evidenziato dai dati consuntivi 2013 di Conlegno, anche se qualche piccolo segnale di ripresa si incomincia a intravvedere.
Osservando la produzione di pallet dell’anno passato si osserva un andamento stabile dei prodotti a marchio Fitok e un calo piuttosto marcato per i pallet targati EPAL, a dimostrazione che l’economia nel nostro Paese sta ancora vivendo una fase di debolezza.
I pallet e gli imballaggi di legno FITOK (tipologia di prodotto rivolta prevalentemente all’export) rispetto ai dodici mesi precedenti fanno registrare una produzione di 1.915.986 metri cubi (1.915.612 nel 2012), risultato garantito in larga parte dall’aumento delle richieste di materiale trattato da parte di aziende dotate di impianti HT (+1%). In calo invece la produzione di pallet ed imballaggi di legno Fitok da parte dei produttori che acquistano materia prima già trattata con cui realizzare il manufatto (-1,9%).
Confermato il calo della produzione di pallet nuovi EPAL: -13,4% pari a 4.267.541 pezzi prodotti nel periodo gennaio-dicembre 2013 contro i 4.928.059 dell’anno precedente. Ad arginare il calo di questa tipologia di pallet, tendenzialmente destinata ai mercati interni e utilizzata dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO), è intervenuta la crescita dei pallet EPAL riparati che, con un confortante +4% (pari a 3.505.556 pezzi), hanno consentito di contenere il rallentamento complessivo del marchio EPAL a -6,3% (7.773.097 pezzi).
“I dati 2013″, spiega Angelo Scaroni, membro del comitato tecnico EPAL di Conlegno “pur evidenziando la debolezza dell’economia, sottolineano due tendenze che nei prossimi anni si accentueranno sempre più: da una parte l’incremento degli acquisti dall’estero di pallet finiti – la forbice tra costo della materia prima e costo del manufatto si è praticamente ridotta a zero – porterà a una graduale riduzione della produzione italiana di bancali, dall’altra dopo dieci anni di produzione di pallet EPAL è stato raggiunto un parco bancali tale da indurre le aziende a sfruttare maggiormente il prodotto riparato”.
Per quanto riguarda i prezzi della materia prima nel prossimo trimestre è prevista una situazione di stabilità dovuta, come è stato evidenziato nel recente incontro misto Italo-Austriaco, a un inverno particolarmente rigido (che ha rallentato i tagli in foresta) e all’ancora debole domanda del mercato interno.