Marcatura CE celle frigorifere prefabbricate: la decisione della Commissione Europea segna uno storico punto di svolta nelle verifiche sul consumo energetico e l’isolamento delle “walk-in cold room”
Ciclicamente l’argomento della verifica dell’isolamento delle celle per la valutazione del reale consumo di energia viene trattato in diversi ambiti che ne esaltano la necessità e poi il tutto si assopisce e si disperde in rivoli più o meno sconosciuti.
Oggi sembra che questa problematica sia stata affrontata dalla Commissione Europea includendo il prodotto “walk-in cold room” nell’ENTR Lot. 1.
Questa volontà sembra confermata dal fatto che nel Mandato n. 495 viene affidato al CEN/TC44 “Commercial refrigerated cabinets, catering appliances and industrial refrigeration” l’incarico di predisporre le norme europee per le celle mutuando per quanto possibile dalla Guida EOTA 21.
Il comitato CEN/TC44 si è riunito il 23 marzo 2012 ed ha costituito i gruppi di lavoro per la preparazione delle norme EN richieste dal suddetto mandato.
Queste poche righe riassumono all’incirca 18 anni di lavoro effettuato principalmente all’EOTA (European Organization for Technical Approvals) e che verrà ora proseguito in sede CEN. Lo studio della Guida EOTA inizia nel lontano 1995 con un contratto di ricerca tra l’Associazione Costruttori Impianti Frigoriferi di ANIMA e l’ICITE – Istituto Centrale per Industrializzazione e la Tecnologia Edilizia del CNR per studi e sperimentazioni sulle celle isotermiche.
Questa sperimentazione e ricerca era il supporto tecnico per verificare ed effettuare prove di conferma ai requisiti che venivano indicati durante lo studio della Guida EOTA 21.
Questo contratto è stato successivamente perfezionato con ITC–CNR (Istituto per le Tecnologie della Costruzione, già ICITE) nel maggio 2003 per continuare lo studio della Guida EOTA 21 e portare le aziende associate ad avere prodotti conformi ai requisiti richiesti e iniziare lo studio degli ETA applicabili ai prodotti che venivano immessi sul mercato.
La Guida EOTA 21 inizialmente doveva essere un documento obbligatorio per i prodotti da introdurre nel quadro di riferimento operativo derivante dall’applicazione della Direttiva 89/106/CEE “Prodotti da costruzione” (attualmente sostituito dal Regolamento 305/2011). Tale Regolamento prevede il rispetto dei seguenti requisiti essenziali:
– resistenza e stabilità;
– sicurezza in caso di incendio;
– igiene, salute e ambiente;
– sicurezza e accessibilità nell’uso;
– protezione contro il rumore;
– risparmio energetico e ritenzione del calore;
– uso sostenibile delle risorse naturali.
I suddetti requisiti sono stati precedentemente tenuti in considerazione nell’elaborazione della Guida 21. L’EOTA prevedeva, tramite il benestare tecnico, la predisposizione di specifiche tecniche armonizzate il cui rispetto permette di apporre sul prodotto la marcatura CE che garantisce i requisiti essenziali previsti dal Regolamento.
Dal momento che non si è ancora in presenza di una norma europea per apporre la marcatura CE, rimane sempre valida l’alternativa del Benestare Tecnico Europeo (ETA), ossia un’approvazione dell’idoneità all’impiego, coerente con linee guida (ETAG), predisposte anch’esse su mandato da un’apposita organizzazione europea EOTA.
Quindi un ETA è una valutazione tecnica positiva dell’idoneità all’impiego di un prodotto per un uso previsto, basata sul soddisfacimento dei requisiti essenziali. Il rilascio di un ETA è competenza di un Approval Body (per l’Italia ITC – CNR).
Che sia un ETA o una norma EN armonizzata, il produttore deve applicare le procedure per l’attestazione della conformità.
Secondo le indicazioni EOTA le celle prefabbricate dovevano essere obbligatoriamente marcate CE a partire dal 22 agosto 2008. Per eventi burocratici tutt’oggi non ancora chiariti, è stato aperto il periodo di transizione, cioè commercializzazione con e senza marcatura CE, che non è stato mai chiuso e quindi si è continuato a immettere sul mercato prodotti anche non marcati CE.
Per l’ottenimento dell’ETA e quindi la possibilità di applicare la marcatura CE, i costruttori diligenti hanno investito risorse per:
– istituire un controllo di processo di fabbrica;
– effettuare prove iniziali di Tipo sul Prodotto;
– assoggettarsi all’ispezione iniziale di Fabbrica e del Controllo del processo di Fabbrica;
– assoggettarsi alla sorveglianza continua della corretta applicazione del processo di Fabbrica da parte dell’Organismo Notificato.
La disponibilità del mercato di premiare i costruttori che rispondono a tali requisiti, scegliendo celle frigorifere marcate ETA CE, è un presupposto fondamentale per permettere agli utenti di disporre di prodotti per la conservazione nei vari ambiti applicativi che permettono una reale sostenibilità del prodotto stesso, sia in termini economici (di carattere gestionale, soprattutto), che ambientali e di sicurezza e salubrità.
Pur non esistendo una norma EN armonizzata, obbligatoria e preventiva, è stata prevista e costituisce cogenza per tale marcatura di prodotto il rilascio di un Benestare Tecnico Europea (ETA), ossia un’approvazione dell’idoneità all’impiego coerente con linee guida (ETAG) predisposte anch’esse su Mandato CE da un’apposita organizzazione europea l’EOTA (European Organization for Technical Approvals) composta da Amministrazioni Nazionali e Istituti competenti alla valutazione dell’idoneità tecnica di prodotti innovativi.
Le celle si possono dunque marcare CE con sistema di Attestazione (AoC). Se esiste un ETA il produttore può marcare CE in accordo con il proprio ETA, in mancanza di un ETA il produttore non può marcare CE.
Un ETA riguarda esclusivamente il prodotto oggetto del benestare tecnico. E’ come una norma europea riferita esclusivamente a uno specifico prodotto e valida solo per quello. Il produttore dichiara la conformità CE del proprio prodotto alla propria norma, l’ETA .
CHE COSA SI INTENDE PER CELLA REFRIGERATA
Le celle prefabbricate hanno almeno una parte di dimensioni sufficienti a permettere l’ingresso alle persone. Lo scopo principale è lo stoccaggio di derrate fresche e congelate e vengono ampiamente utilizzate in supermercati, ristoranti, alberghi, macellai e fiorai.
In accordo con la norma sulle “walk-in cold rooms”, attualmente in fase di definizione ,sono stati definiti due ambiti di temperature : T< -5 gradi C è definita Bassa Temperatura (LT) T>- 5 gradiC è definita Media Temperatura (MT)
Nel caso di Bassa Temperatura di funzionamento le celle sono denominate per “alimenti congelati “nel caso di funzionamento a Media Temperatura sono denominate “per alimenti freschi”. Alcune celle possono avere due compartimenti con diverse temperature. Possono essere locate sia all’interno che all’esterno di edifici. Inoltre le celle possono essere configurate per refrigerazione remota o plug-in.
ANIMA – Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia e Affine – è l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 193.000 addetti per un fatturato di oltre 43 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 53% (dati riferiti al preconsuntivo 2011).
I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine e impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera- montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l’industria; impianti, macchine prodotti per l’edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente; costruzioni metalliche in genere.
ASSOFOODTEC – Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare – Assofoodtec, che si compone di sei realtà associative di grande e consolidata rappresentatività settoriale, si propone agli operatori internazionali come l’interlocutore più qualificato per conoscere quanto di meglio possa offrire l’industria italiana nel campo delle macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione.
Si tratta di aziende che operano nei seguenti comparti produttivi: macchine per l’industria molitoria, per la produzione di pane e prodotti da forno, pasta ed estrusi alimentari, industria dolciaria, industria olearia, ecc.; macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar; affettatrici tritacarne ed altre attrezzature per l’industria della ristorazione ed alberghiera; attrezzature per la refrigerazione industriale e commerciale; macchine per la lavorazione delle carni; macchine arredamenti attrezzature per gelato.
Assofoodtec si pone in rappresentanza di un settore che realizza un fatturato di circa 5 miliardi di euro con un export che attestandosi mediamente sul 74% della produzione, con nicchie di mercato che raggiungono il 90%, colloca l’Italia al primo posto nel mondo. Principali aree di destinazione delle esportazioni sono paesi UE (62,9 %), Asia (14,5 %), Africa (8,3 %), America del Nord (5,5 %), America del Centro Sud (7 %) Australia (1,8 %.)