La materia prima legno scarseggia in Europa. La produzione di pannelli a base legno cala anche nel 2012 a causa della stagnazione dei consumi e della crisi del settore edile.
«L’Europa sta vivendo una preoccupante fase di forte riduzione della materia prima legnosa causata dal proliferare delle centrali a biomasse che sta creando seri problemi all’industria continentale dei pannelli», spiega Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli.
Problema ancor più grave se si considera che nel lungo periodo la disponibilità di materia prima in Europa potrebbe essere addirittura inferiore ai già scarsi livelli che si registrano oggi.
«Alla recente assemblea della European Panel Federation ho quindi accolto con grande favore la notizia dell’emendamento proposto da due europarlamentari italiani (Giancarlo Scottà e Oreste Rossi) che porterebbe a escludere dalle biomasse per la produzione di energia i prodotti forestali e altre tipologie di prodotti legnosi “industrialmente o economicamente riutilizzabili o riciclabili per altri usi industriali. Anche qualora non dovesse passare ritengo che la strada sia quella giusta e noi continueremo a percorrerla fino al raggiungimento del risultato».
La recente decisione di chiudere l’impianto di Tilbury nel Regno Unito (che consumava 2,4 milioni di tonnellate di legno all’anno) è comunque la dimostrazione che a livello europeo si sta incominciando a privilegiare una politica di incentivi che premia la piccola centrale a chilometro zero e non le grandi centrali.
Una buona notizia che si scontra però con il perdurare della crisi del settore pannelli, industria che deve anche fare i conti con il calo della produzione causato dalla stagnazione dei settori dell’edilizia e dell’arredo, che riflettono il contesto economico europeo e i consumi pressoché fermi dei beni durevoli. La produzione europea di pannelli truciolari si è infatti ridotta nel 2012 di un ulteriore -5,5% attestandosi a 28,7 milioni di metri cubi, un livello molto al di sotto del picco del 2007 che aveva toccato quota 37,8 milioni di metri cubi.
Per quanto riguarda i pannelli Mdf (Medium density fibreboard), dopo che il biennio 2010/2011 aveva fatto registrare una moderata crescita, vediamo che nel 2012 la produzione europea ha visto una contrazione del 6% per un totale di circa 11 milioni di metri cubi, esclusa la produzione turca e russa (nel 2007 era stata toccata la quota massima di 13,3 milioni di mc).
In calo anche l’Osb (Oriented strand board) che, con un rallentamento del 2,3% (3,5 milioni di mc), rimane poco al di sotto del massimo produttivo registrato sei anni fa pari a 3,7 milioni di mc.