CTS: Cresce in Italia il Turismo Responsabile. Un’indagine sui soci CTS rileva un dato significativo sulla propensione dei giovani, compresi nella fascia d’età 18-35, a realizzare un viaggio di tipo ‘responsabile’: il 40,2% infatti dichiara di essere interessato ad effettuare nei prossimi due anni un viaggio ‘eco/equo solidale’ prendendo in considerazione principalmente piccoli operatori turistici che operano localmente nei paesi del Sud del mondo.
Per contribuire a diffondere tra i giovani e tra gli operatori turistici la pratica del turismo responsabile, il CTS in collaborazione con l’associazione Carta Giovani, ha recentemente pubblicato un manuale il cui obiettivo nasce dalla volontà di colmare la distanza tra le cosiddette dichiarazioni di principio e l’effettiva scelta d’acquisto responsabile, analizzando le tendenze degli operatori turistici come le scelte d’acquisto dei viaggiatori. Il volume è stato realizzato nell’ambito del progetto Educa.re (Educa Responsabile) con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
A conferma dell’interesse rilevato da CTS sui propri soci il manuale tratta le principali ricerche su questo segmento di mercato in continua crescita e analizza i profili e le attitudini di viaggio del nuovo viaggiatore. Sebbene ci sia una tendenza al voluntourism sono decisamente in espansione anche il turismo equo e l’ecoturismo. Il primo si rifà ai principi ispiratori del commercio equo e solidale in cui l’aspetto dominante è la remunerazione equa dei servizi erogati dalle comunità locali. Il secondo costituisce un segmento specifico in cui i turisti sono alla ricerca di una vacanza incentrata sull’esperienza della natura.
Un dato significativo emerso in una ricerca Tripadvisor a livello mondiale indica come il 95,5% dei turisti preferisce strutture ricettive eco-sostenibili mentre un’indagine ISPO registra in Italia un crescente interesse nei confronti delle destinazioni attente alle tematiche ecologiche: il 62% degli intervistati infatti preferisce luoghi di vacanza che sviluppano politiche di salvaguardia dell’ambiente.
Una recente indagine italiana condotta da AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) nel 2011 dimostra la costante crescita di questo segmento: si è infatti passati dai 4001 viaggiatori rilevati nel 2008 (21 operatori) agli 8.253 del 2009 fino ai 18.380 turisti che hanno viaggiato con gli 11 soci di AITR che hanno risposto al questionario nel 2011, per un totale di quasi 71.000 presenze. Il fatturato totale stimabile è di circa 7.100.000 euro di cui il 30-40% (pari a una somma compresa fra i 2.130.000 e i 2.840.000 di euro) viene speso sul posto dagli organizzatori di viaggio per l’acquisto di servizi turistici, fornendo un contributo non trascurabile e a volte significativo alle micro economie locali. A questi flussi monetari occorre inoltre aggiungere quelli direttamente generati dalle spese dei turisti in loco e i contributi versati a specifici progetti di sviluppo, pratica molto diffusa tra gli operatori di turismo responsabile (la cosiddetta “quota progetto”). Considerando una media di 50 euro di spese dirette e 5 euro di quota progetto a viaggiatore, si può stimare che il contributo diretto alle economie locali delle comunità visitate da questi 11 soci si aggiri tra i 3 e i 4 milioni di euro annui. Secondo l’Isnart infatti, a conferma della tendenza testimoniata da AITR, nonostante le difficoltà che il settore sta complessivamente vivendo, il turismo responsabile ha registrato negli ultimi anni un incremento medio annuo del 9% in termini di domanda e del 20% in termini di spesa turistica.
Nel manuale vengono dunque esplorate le principali tendenze in atto nel mercato del turismo oltre ad essere approfonditi i concetti di sostenibilità e responsabilità applicati al settore del turismo insieme alle principali politiche europee e nazionali in materia. Vengono altresì analizzate la domanda e la programmazione turistica responsabile e i sistemi di certificazione in vigore per il turismo responsabile e sostenibile.
“Costruire e consolidare un concetto di responsabilità attorno all’industria del turismo deve diventare una priorità assoluta per il mercato. Il punto di forza sul quale bisogna puntare ruota intorno a tre importanti attività: conservare l’ambiente, tutelare le culture locali e custodire le materie prime – afferma Stefano Di Marco Vice Presidente Nazionale di CTS. Il turismo, se correttamente pianificato, attuato e gestito – continua Di Marco – è un efficace strumento per promuovere la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e accrescere il benessere delle popolazioni locali. Una sintesi perfetta – conclude – in cui si soddisfano le esigenze del consumatore/viaggiatore sempre più attento e rigoroso nelle scelte d’acquisto e lo sviluppo delle economie locali dei paesi che lo ospitano.”
Per ricevere la copia cartacea basta scrivere a ambiente@cts.it fino ad esaurimento scorte. E’ possibile scaricare gratuitamente l’intero manuale sul sito