Università di Firenze centenaria con Enrico Fermi, dove insegnava. I Dipartimenti di Fisica e Astronomia e di Ingegneria dell’Informazione hanno organizzato una giornata dedicata al periodo fiorentino dello scienziato premio Nobel.
La nascita dell’Università di Firenze coincide con l’inizio della carriera accademica di uno dei più importanti scienziati italiani, Enrico Fermi.
Per celebrare la figura del grande fisico italiano, il Dipartimento di Fisica e Astronomia e il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DINFO) hanno organizzato una giornata intitolata “Tra ulivi e gechi – Il periodo fiorentino del Nobel per la Fisica Enrico Fermi”, nella sede della Scuola di Ingegneria.
La manifestazione si inserisce nel calendario degli eventi per i cento anni dell’Università di Firenze.
La manifestazione è stata presieduta da Daniele Dominici, professore onorario dell’Ateneo fiorentino di Fisica teorica, modelli e metodi matematici, aperta con i saluti del direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia Duccio Fanelli e del direttore del DINFO Enrico Vicario, con la partecipazione di Luisa Cifarelli, già presidente della Società Italiana di Fisica e docente dell’Università di Bologna.
Sono inoltre intervenuti il professore emerito dell’Ateneo Roberto Casalbuoni (Enrico Fermi e l’Università di Firenze) e la presentazione, a cura del professore onorario dell’Università di Firenze Roberto Livi, della conferenza dedicata al centenario del lavoro di Enrico Fermi sulla statistica, in programma il prossimo anno.
Irene Piazzoni, docente dell’Università di Milano, ha presentato il libro “Il grande Fermi. Lo scienziato come figura pubblica” (SIF Edizioni Scientifiche, 2024) di Luisa Cifarelli e del docente dell’Ateneo fiorentino Giuseppe Pelosi.
La giornata è proseguita con le iniziative a cura della Biblioteca di Scienze Tecnologiche: alcune letture dal libro “Atomi in famiglia” di Laura Fermi, moglie dello scienziato, e una visita guidata alla mostra bibliografica del “Fondo Enrico Fermi”, in cui sono conservati libri di Fermi e pubblicazioni a lui dedicate.
Tra i più importanti scienziati italiani della storia e premio Nobel per la fisica nel 1938, Fermi è stato uno dei primi docenti della neonata Università di Firenze.
Verso la fine del 1924, infatti, venne chiamato dall’Ateneo fiorentino, che aveva appena assunto la denominazione di Università: pochi anni dopo la laurea, il futuro leader dei Ragazzi di via Panisperna fu reclutato da Antonio Garbasso, allora direttore dell’Istituto di Fisica, che poi sarebbe diventato Dipartimento di Fisica nel 1983: gli vennero assegnati gli insegnamenti di Meccanica Razionale e Fisica Matematica.
Anche se durò solo un biennio, l’attività di Fermi a Firenze fu fondamentale per l’evoluzione della ricerca in campo scientifico e tecnologico, dal momento che proprio durante il periodo fiorentino, nel 1925, lo scienziato scrisse l’articolo su quella che venne poi definita la statistica di Fermi-Dirac, che è alla base, per esempio, del funzionamento dei semiconduttori e dell’elettronica moderna.