SmartEfficiency per Cantina Pizzolato. Vino Biologico e struttura sostenibile, combinazione trevigiana da record. Molti i progetti sostenibili instaurati e le menzioni ottenute nel 2018: installazione del depuratore biologico e di altri pannelli solari, ricerca nei vitigni resistenti e inserimento del progetto cantina alla Biennale di Venezia.
Cinque generazioni di storia, un lungo impegno verso la produzione biologica, rispettando la genuinità del vino e l’alta qualità delle uve, la cui certificazione arriva nel 1991: la Cantina Pizzolato è un’azienda che è stata capace di concretizzare la sua idea di futuro e che rientra tra le prime in Italia ad aver scelto e accolto una gestione biologica e sostenibile, allo scopo di produrre dei vini provenienti da uve coltivate senza l’uso di prodotti chimici e di origine animale.
La Cantina Pizzolato conta una produzione di cinque milioni di bottiglie tutte certificate biologiche con un export estero del 93%: tra le referenze, va sicuramente nominata la qualità e la freschezza del Prosecco Extra Dry, lo spumante più venduto in Svezia e la territorialità del Raboso Malanotte DOCG che nel 2018 detiene il bollino rosso al Merano Wine Festival.
“Le richieste maggiori giungono da quei paesi che dimostrano una particolare sensibilità alla tutela dell’ambiente e del consumatore: la Svezia e i Paesi Scandinavi in testa, seguiti dalla Germania e gli Stati Uniti d’America. Siamo tuttavia contenti di avvertire un’inversione di marcia anche nel nostro paese, dove aumenta il consumo di vino certificato biologico” – afferma Sabrina Rodelli, responsabile commerciale della cantina.
Molte inoltre le azioni svolte in cantina per affinare il già sostenibile progetto di cantina, inaugurato nel maggio 2016 e progettato da Made Associati di Treviso che a Vinitaly 2018 ha ottenuto il premio “Eccellenza del paesaggio”.
Il 2017 così come il 2018 sono stati anni di completamento dei dettagli relativi ad essa, coadiuvati da SmartEfficiency per i progetti tecnologici di efficienza energetica.
Si è visto quindi l’implementazione di pannelli solari, per l’utilizzo di energia elettrica, con il rivestimento completo del tetto con 570 pannelli, aggiungendoli a quelli già preesistenti dal 2010 (258 moduli fotovoltaici).
I 570 pannelli complessivi producono 203.743 kW/h ogni anno, corrispondenti a 38 Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP) che sarebbero necessarie per produrre la corrispondente energia elettrica in centrale (dati calcolati sulle statistiche ENEL ufficiali).
Tale quantità produrrebbe 89 tonnellate di CO2, che quindi viene risparmiata all’ambiente ogni anno, corrispondente a 200.000 km percorsi da un’auto che percorre 15 km con un litro.
La filiera produttiva è anche ad oggi integrata e sostenuta dall’installazione di un cogeneratore di energia e di un depuratore d’acqua biologico.
Le scelte strategiche effettuate da La Cantina Pizzolato sono quindi in linea con quanto di più all’avanguardia offre il mercato, sempre all’interno di un circuito virtuoso che sa coniugare i vantaggi della gestione industriale e soprattutto ambientale.
Il risultato è una cantina in bioedilizia, in continuo movimento con eventi e manifestazioni, punto di riferimento di Treviso e aperta al pubblico e ai suoi visitatori, i quali possono toccarla con mano attraverso i Bio tour e le degustazioni guidate dallo staff.
Un’azienda, il cui progetto è stato inserito all’interno dell’Arcipelago Italia durante la Biennale di Architettura di Venezia come progetto nato rispettando il corredo paesaggistico che la circondava secondo filosofie che fanno assumere all’architettura quei criteri di responsabilità sociale.