Impianti materie plastiche e gomma. Si profila una chiusura d’anno negativa per l’industria italiana delle macchine per plastica e gomma, anche alla luce dei dati di commercio estero riferiti al gennaio-settembre, appena pubblicati da ISTAT ed elaborati dal Centro Studi di Amaplast.
Infatti, le statistiche evidenziano il perdurare del calo delle due correnti di scambio: -13,1% all’import (con un valore complessivo di 645 milioni di euro) e -8,5% all’export (che si ferma appena sotto i 2,16 miliardi di euro), rispetto ai primi nove mesi del 2018.
Allargando lo sguardo alle precedenti rilevazioni trimestrali, però, si osserva un arretramento meno accentuato per le importazioni, che erano calate di quasi 17 punti a giugno e di 20 a marzo.
Al contrario, le esportazioni mostrano un andamento altalenante: il risultato di settembre rappresenta infatti un nuovo peggioramento rispetto al -5% di giugno, che aveva parzialmente arginato il -8% di marzo.
Il saldo della bilancia commerciale permane ampiamente positivo – ben oltre 1,5 miliardi di euro – ma si contrae di sei punti.
Le molte incognite e criticità che caratterizzano l’attuale clima economico mondiale, a cui si aggiungono le annunciate ma ancora non ben definite misure legislative e fiscali volte a ridurre l’uso della plastica, hanno iniziato a colpire l’industria italiana costruttrice di macchine, il cui bilancio di fine anno si ipotizza negativo su tutti i fronti.
“Confrontandomi con i colleghi costruttori di macchinari” dichiara Dario Previero, Presidente di Amaplast “rilevo una certa preoccupazione che deriva dalle prospettive davvero poco incoraggianti sia per il mercato interno sia per l’estero. In ogni caso non dobbiamo dimenticare che questa frenata – le cui prime avvisaglie si erano manifestate a consuntivo 2018 – arriva dopo un lungo periodo di crescita: sette anni di segno più, con l’unica eccezione del 2013, che avevano rafforzato il comparto consentendo anche alle imprese di investire in ricerca e sviluppo per poter offrire ai propri clienti soluzioni sempre più tecnologicamente avanzate.
Al momento non è semplice capire se si tratti di recessione ciclica oppure di un indebolimento strutturale del settore. E’ soprattutto l’incertezza diffusa su più livelli – economico, politico, commerciale – a provocare nei nostri clienti una tendenza sempre più marcata alla riduzione o al differimento degli investimenti. E’ pur vero che il recente K di Duesseldorf ci ha fornito una boccata d’ossigeno ma diverse aziende lamentano un portafogli ordini non particolarmente consistente. Su queste basi è difficile fare una previsione per il 2020, che potrebbe essere un anno caratterizzato da grande volatilità salvo non vengano definite le incertezze politiche ed economiche che hanno caratterizzato il 2019.”
“Peraltro” ricorda il Presidente Previero “un tema che ha avuto grande risalto nelle corsie della manifestazione tedesca è quello della Circular Economy, che da grande sfida potrebbe diventare grande opportunità di sviluppo per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma, ormai sempre più pronti a proporre impianti in chiave Industry 4.0, con cicli produttivi improntati al risparmio energetico e capacità di riprocessare materie plastiche riciclate.”
Si sono aperte il 12 novembre le iscrizioni alla prossima edizione di PLAST-Salone Internazionale Triennale per l’Industria delle Materie Plastiche e della Gomma, che si svolgerà a Milano da martedì 4 a venerdì 7 maggio 2021, organizzata da Promaplast srl, la società di gestione di Amaplast.
Entra così nel vivo l’organizzazione della principale mostra europea di settore nel 2021 che contribuirà, insieme alle altre quattro mostre concomitanti nell’ambito del progetto The Innovation Alliance (IPACK-IMA, MEAT-TECH, PRINT4ALL e INTRALOGISTICA ITALIA), a dare vita al più importante evento dedicato alla meccanica strumentale.
Il primo termine di iscrizione del 10 febbraio 2020 dà diritto a uno sconto del 20% sul canone di partecipazione, oltre alla priorità nell’assegnazione dello stand.