Il Verde Terapeutico integra benessere nei pazienti. Il gruppo MATI 1909, leader vivaistico italiano, ha organizzato un convegno di due giorni a carattere scientifico, incentrato sullo scambio di evidenze professionali e progettualità, presso la propria sede, nella suggestiva serra all’interno del vivaio.
Terzo Convegno Nazionale sul Verde Terapeutico
Senza sostituire la medicina e la scienza, ma come terapia integrativa per il benessere dei pazienti, il contatto tra uomo e natura è stato dimostrato avere effetti benefici sulla salute dell’essere umano: abbassa i livelli di stress, rafforza le difese immunitarie, aiuta a ritrovare vitalità e soccorre in momenti di crisi depressiva e generale difficoltà.
Il convegno, di carattere nazionale, ha visto la partecipazione di 200 medici specialisti, ortoterapeuti, architetti, professori e ricercatori universitari che hanno presentato i loro studi e le ricerche sperimentali sugli effetti del verde terapeutico nella cura e, soprattutto, nella gestione di particolari patologie, oltre a dimostrare i benefici della natura per la salute dell’uomo e del pianeta.
Sono stati presentati progetti riabilitativi nel verde, modelli di ortoterapia, concept di giardini per la riconnessione con la natura, benefici ed efficacia della attività riabilitativa rivolta ad anziani, disabili, bambini e persone con disagi psichici, sociali e tossicodipendenze.
Gli argomenti e le esperienze presentate
Andrea Mati, propulsore e aggregatore dell’iniziativa, ha dato il benvenuto ai presenti.
Ha moderato Michele Farina, giornalista del Corriere della Sera.
Rapporto tra natura e benessere psichico
– Dr. Raffaele Bracalenti, Psichiatra, Direttore I.P.R.S., Roma.
La salute mentale nelle sue varie declinazioni: approcci clinici e nuove frontiere delle terapie integrative nel verde.
– Dr. Alessandro Sartori, Psicologo, Psicoterapeuta e Presidente Comunità Terapeutica “La Tempesta” (GO).
“Come posso non vedere incarnati in quei rami di edera i miei pensieri più odiosi, più oscuri e tormentati?” Brevi riflessioni sul percorso intrapreso in una comunità terapeutica per le dipendenze psicologiche.
– Dr.ssa Beatrice Caratù e Dott.ssa Elisabetta Migliore Associazione AMA (TN).
Esperienze di auto mutuo aiuto: lo “spazio orto” per coltivare insieme il benessere mentale e il progetto “punto verde a capo” per l’inclusione dei giovani in ritiro sociale.
Progetti di vita e condivisione nel verde
– Guidalberto Bormolini, religioso e antropologo.
Lo spazio verde terapeutico per l’elaborazione del lutto all’interno della realtà del borgo Tutto è Vita.
– Dr. Luca Faravelli, Psichiatra, Centro Terapeutico Europeo CTE.
Esperienze di vita e lavoro nel Centro Terapeutico Europeo.
L’inclusività della natura
– Prof. Giacomo Bazzani, Sociologo, Dipartimento Scienze Politiche e Sociali Università di Firenze.
La transizione verso società a basse emissioni: nuovi orizzonti di solidarietà. Il Progetto Prosocial Clima.
– Dr.ssa. Enrica Baricco, Presidente e Dr. Marco Canta Direttore Associazione CasaOz Onlus (TO).
La quotidianità che cura, le attività del centro e il progetto orti.
– Dr. Francesco Lombardo, Presidente APS Real Dream, Associazione GiovanOrto (CL).
GiovanOrto, un progetto dedicato all’agricoltura sociale e alla promozione dei valori.
Progetti di verde e socialità
– Prof. Luca Dimasi, Dipartimento di Scienze Dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” e Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche UniBO.
Il “verde” come diritto, il valore sociale dello spazio naturale tra tutela della salute e principio di eguaglianza.
– Dr.ssa Chiara Ometto, Psicologa e Dr. Giuseppe Provasi, Progetto Anima Mundi (VI).
Il Parco/Bosco Anima Mundi a Camisano Vicentino: prendersi cura della natura e lasciare che la natura si prenda cura di noi.
– Dr. Marco Tamagnini, Responsabile settore parco San Patrignano (RN).
Esperienze di vita e lavoro nel verde nella comunità di Rimini.
Progetti di valorizzazione e riqualificazione del paesaggio
– Dr. Luigi De Vecchi, Presidente Fondazione “Sylva” e Dr.ssa Novella Pellegrini, Direttrice Fondazione “Sylva” (MI).
La Fondazione e i suoi nuovi progetti.
– Ennio Nonni , Architetto, Urbanista, Associazione Urban Promo (RA).
Il verde che cura la città: politiche, azioni.
– Dr. Claudio Scintu, Psicologo, Università La Sapienza Roma (RO).
La Terapia Forestale all’Orto Botanico: un’esperienza immersa nella natura che coinvolge i sensi.
– Edoardo Narne, Architetto e Paolo Lodi, Architetto G 124 Renzo Piano (RO).
Progetto di Piazza Masslo.
L’Orticoltura Terapeutica. La cura del verde genera benessere
– Dr.ssa Sandra Vernero, Cofondatrice e Past President dell’Associazione Slow Medicine (BO), Coordinatrice di progetto.
Fare di più non significa fare meglio-Choosing Wisely Italy.
– Dr.ssa Giulia Micozzi, Psicologa e David Scatolla, Responsabili Fondazione Cotarella (PG).
Esperienze di ascolto e nuovi progetti di inclusione nel verde nell’approccio ai Disturbi del Comportamento Alimentare.
– Dr.ssa Fiona Thackeray, Chief Executive Officer di Trellis, Scozia.
Organizzazione nazionale di giardini terapeutici in Scozia: trenta anni di esperienza nel settore dell’Orticoltura Terapeutica..
– Dr.ssa Ielsa Speciale, Presidente dell’Associazione 20 Novembre (PA).
Descrizione del progetto dedicato agli orti sociali: il valore dell’Orticoltura Terapeutica riguardo il tema dell’inclusione e del “dopo di noi”.
MATI 1909 è un gruppo di imprese che ruotano attorno alla produzione vivaistica per offrire prodotti e servizi di qualità nel mondo delle piante ornamentali e dei giardini.
I tre fratelli Mati, Andrea, Francesco, Paolo, oltre alla produzione e vendita di piante, hanno sviluppato le attività di progettazione, ideazione e realizzazione di parchi e giardini avviate in azienda negli anni ’30 del secolo scorso. La sensibilità verso i giardini e uno spirito imprenditoriale attento alla differenziazione li ha portati verso la diffusione della cultura del verde attraverso la formazione dedicata ai professionisti e agli amatori. A completamento di tutte le attività si è aggiunta la ristorazione agrituristica con prodotti coltivati sia nei propri orti che in Toscana.
Oltre al vivaio è presente un servizio di consulenza e progettazione per giardini di ogni forma e dimensione, con abili giardinieri specializzati in grado di realizzare ogni progetto completo di opere accessorie.
Per la diffusione della cultura del verde viene organizzata la formazione per appassionati e professionisti che desiderino accrescere la propria conoscenza.
Per la qualità della vita ci sono gli orti, un ritorno alle origini di 110 anni fa. A completamento di tutte le attività si è aggiunta la ristorazione agrituristica con prodotti coltivati sia nei propri orti che in Toscana.
MATI 4 LIFE riassume i benefici che i nostri vivai generano per il miglioramento dell’ambiente, della qualità della vita e del futuro del pianeta. MATI 4 LIFE è il Bilancio Ambientale dei vivai MATI 1909 e si basa su uno studio che ha permesso di individuare e quantificare i principali parametri ambientali relativi all’attività vivaistica e alla produzione di piante ornamentali e di compararli con i medesimi dati riferiti ad aree altamente antropizzate, quali centri urbani e zone intensamente trafficate, cartiere ed aree industriali ed infine coltivazioni estensive tradizionali. Sequestro di anidride carbonica, produzione di ossigeno, rimozione di agenti inquinanti e riduzione delle temperature atmosferiche sono i parametri valutati e comparati e i dati numerici di sintesi sono consultabili pubblicamente.