GSE sviluppo sostenibile. Il Rapporto del GSE ogni anno mette a disposizione della collettività dati e analisi sulle attività svolte dalla Società per la promozione dello sviluppo sostenibile, sia come testimonianza del continuo impegno alla trasparenza sia per dare conto di tutte le informazioni utili a fotografare l’evoluzione in atto del sistema energetico del Paese.
Ogni giorno la Società è impegnata nella valutazione degli investimenti incentivabili e nell’affiancamento a cittadini, professionisti, imprese, enti locali, per sostenere la realizzazione di progetti di sviluppo delle fonti rinnovabili e di efficientamento energetico. Tale ruolo di partnership per lo sviluppo sostenibile è interpretato dal GSE in modo sempre più proattivo, promuovendo la cultura delle sostenibilità e le azioni sinergiche in grado di accelerare e facilitare gli investimenti virtuosi e il raggiungimento degli obiettivi energetici e ambientali.
Nel 2019, per il sesto anno consecutivo, l’Italia ha superato la soglia del 17% dei consumi energetici soddisfatti mediante le fonti rinnovabili, obiettivo assegnatoci dalla Direttiva 2009/28/UE per l’anno 2020.
Valutazioni preliminari conducono a stimare per il 2019 un dato intorno al 18%. In tema di rinnovabili elettriche, secondo le informazioni al momento disponibili, a fine 2019 risultano in esercizio oltre 1,2 GW di potenza aggiuntiva rispetto al 2018, di cui circa 750 MW fotovoltaici, la maggior parte dei quali (più di 400 MW) relativi a nuovi impianti di generazione distribuita in Scambio sul Posto e per il resto ascrivibili a interventi non incentivati.
A ciò si aggiungono oltre 400 MW di impianti eolici, incentivati con i DD.MM. 23 giugno 2016 e 6 luglio 2012. In termini di energia, per il 2019 si stima preliminarmente una produzione rinnovabile di circa 115 TWh, non dissimile da quella del 2018 considerando che la diminuzione della produzione idroelettrica è stata per lo più compensata dall’aumento della produzione eolica e fotovoltaica.
Sul fronte delle rinnovabili termiche, le prime stime del 2019 indicano dati sostanzialmente in linea con l’anno precedente, con consumi intorno a 10,7 Mtep (dei quali 7,8 Mtep da bioenergie e 2,5 Mtep da pompe di calore), corrispondenti a quasi metà del totale degli impieghi FER (circa 22 Mtep).
Quanto ai trasporti, le prime elaborazioni indicano per il 2019 un incremento dell’immissione in consumo di biocarburanti rispetto al 2018 (+5% circa), dovuta all’aumento della quota d’obbligo di miscelazione.
I risultati sin qui conseguiti e gli obiettivi al 2020 sono la base da cui partire per il raggiungimento degli obiettivi al 2030.
A fine 2019, dopo un altro intenso anno di lavoro che ha visto coinvolto in prima linea anche il GSE insieme ai Ministeri competenti e ad altri soggetti istituzionali, è stato inviato alla Commissione europea il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), la cui versione finale ha tenuto conto degli esiti di una ampia fase di consultazione e confronto sia a livello nazionale sia con la Commissione europea.
Tra i principali obiettivi del Piano figura una percentuale di copertura dei consumi mediante le rinnovabili pari al 30% al 2030, in cui spiccano i contributi attesi dal fotovoltaico, dalle pompe di calore, dall’eolico e dal biometano. Un grande impegno è necessario sul fronte dell’efficienza energetica, essendo previsti risparmi cumulati con politiche attive di circa 51 Mtep nel periodo 2021-2030; tali risparmi sono peraltro attesi in primis nei settori civile e trasporti, più difficili da efficientare, in coerenza con l’obiettivo di riduzione delle emissioni GHG nei settori non ETS del 33% rispetto al 2005.