Filiera imballaggi cartone. ACIS Associazione Italiana Scatolifici, che riunisce i principali produttori italiani di imballaggi in cartone ondulato, ha espresso la posizione del comparto in una ‘memoria’ inviata negli scorsi giorni alle Commissioni VIII (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) e X (Attività Produttive, Commercio e Turismo) della Camera dei Deputati, che stanno lavorando sulla proposta di Regolamento Europeo e del Consiglio Europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio – che modifica il Regolamento UE 2019/1020 e la Direttiva UE 2019/904 e abroga la Direttiva 94/62/CE.
La proposta sta facendo discutere da mesi tutto il comparto del packaging
Essa contiene infatti una forte spinta verso il riutilizzo degli imballaggi, a discapito del riciclo degli stessi, mentre l’Associazione evidenzia come sia necessario “valorizzare le filiere che hanno fatto della riciclabilità il loro punto di forza per raggiungere il miglior risultato ambientale possibile”.
Il documento sottolinea che “il comparto dei produttori di imballaggi in cartone ondulato da molti anni si sta muovendo attivamente per affrontare al meglio le sfide legate alla transizione ecologica ponendo al centro delle proprie attività l’attenzione all’ambiente e la sostenibilità dei propri prodotti”.
A livello generale, l’Associazione ha espresso apprezzamento e sostegno verso le importanti motivazioni che stanno alla base della proposta di Regolamento, evidenziando però come sia necessario “tenere in adeguata considerazione le differenze tra i diversi materiali di imballaggio. Per raggiungere il miglior risultato ambientale possibile si dovrebbero valorizzare le filiere – come quella del cartone ondulato – che hanno fatto della riciclabilità il loro punto di forza e il cui riutilizzo è tecnicamente impossibile. L’introduzione di questo Regolamento per come è scritto ora rischierebbe di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi dall’Italia, da anni leader in Europa nel riciclo di carta e cartone”.
Secondo l’Associazione, inoltre, “riciclo e riuso non devono essere necessariamente in contrapposizione, ma la spinta verso il riuso sarebbe fortemente penalizzante per alcune classi di imballaggio. Nel nostro comparto, ad esempio, il potenziamento del riuso potrebbe portare ad una sostituzione degli imballaggi in cartone ondulato con altre tipologie di materiale più impattanti a livello ambientale e con un “bilancio negativo” anche in termini di protezione del prodotto”.
L’Associazione Italiana Scatolifici nacque nel 2011 come Consorzio privato (CIS) costituito da produttori di imballaggi in cartone ondulato.
Una rete virtuosa di imprenditori uniti da solidi obiettivi: tutelare una categoria fino ad allora ben poco rappresentata nonostante l’importanza del ruolo ricoperto nella filiera produttiva italiana, promuovere la responsabilità sociale d’impresa in ogni sua componente, dalla qualità del lavoro agli aspetti più sostenibili della produzione, e contribuire a definire una regolamentazione etica, finanziaria e commerciale che spinga all’evoluzione e all’allineamento con il resto dell’Europa l’intero comparto.
Nel 2015 il passaggio ad Associazione segna un importante e nuovo capitolo della sua storia. Una struttura diversa, più evoluta, in grado di affrontare sfide sempre più impegnative e di rivolgersi con maggior efficacia a tutti gli interpreti che popolano il mercato: dalle altre Associazioni alla Pubblica Amministrazione, dai professionisti del comparto sino all’opinione pubblica, dalla GDO italiana al grande mercato internazionale.
L’Associazione Italiana Scatolifici conta, a oggi, un centinaio di aziende associate per un totale di oltre 2.000 dipendenti.