FASTER ammoniaca verde stoccaggio energie rinnovabili. Il progetto FASTER (Flexible Ammonia Synthesis Technology for Energy StoRage) (Tecnologia flessibile di sintesi dell’ammoniaca per lo stoccaggio dell’energia), frutto di una collaborazione tra le principali università e aziende europee, è stato lanciato ufficialmente a inizio gennaio.
Con un budget di 3 milioni di euro finanziato dall’Unione Europea attraverso fondi Horizon EU, questa iniziativa svilupperà un metodo innovativo e sostenibile per lo stoccaggio dell’energia verde con l’obiettivo cruciale di contribuire a un futuro più pulito e rafforzare la sicurezza energetica in Europa.
Il focus di FASTER è l’ottimizzazione delle forme di energia verde, come il solare e l’eolico, la cui disponibilità è invece spesso imprevedibile e non coincide con il picco di domanda energetica.
Convertendola in ammoniaca, una sostanza che può essere facilmente immagazzinata e trasportata allo stato liquido, l’energia può essere utilizzata in un secondo momento.
Ciò è fondamentale per affrontare il problema delle fluttuazioni stagionali della produzione e del consumo di energia.
L’ammoniaca liquida, utilizzata come vettore energetico, offre vantaggi unici
Ha una densità energetica molto più elevata rispetto all’idrogeno liquefatto ed è più facile e conveniente da trasportare.
Inoltre l’ammoniaca è, a oggi, già ampiamente prodotta e utilizzata, in particolare nell’industria dei fertilizzanti, il che significa che esistono protocolli ben consolidati per maneggiarla e conservarla in sicurezza.
Grazie a questa infrastruttura preesistente, FASTER può accelerare la transizione all’ammoniaca verde senza aggiungere fattori di preoccupazione significativi per la sicurezza o l’ambiente.
Oltre allo stoccaggio dell’energia, la tecnologia contribuisce anche a rendere più sostenibile la produzione di fertilizzanti, un settore a oggi fortemente dipendente dai combustibili fossili. Ciò non solo contribuisce a ridurre le emissioni di CO₂, ma diminuisce anche la dipendenza dell’Europa dal gas naturale d’importazione.
UNA FORTE COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE
Il progetto, coordinato dal Prof. Dr. Ir. Jimmy A. Faria della Facoltà di Scienze e Tecnologie (S&T) dell’Università di Twente nei Paesi Bassi, si compone di otto partner provenienti da cinque Paesi, ossia Paesi Bassi, Germania, Svizzera, Italia e Regno Unito. Riunisce esperti in catalisi (Università di Twente, Università di Cardiff, Politecnico di Milano e Umicore), tecnologia di processo (Proton Ventures e Demcon Suster), valutazione del ciclo di vita (LCE) e apparecchiature per la generazione di energia (WinGD).
“Questo progetto combina le conoscenze e le competenze dei migliori ricercatori e aziende europee per fornire una soluzione sostenibile ed economica per lo stoccaggio dell’energia a lungo termine”, afferma Jimmy A. Faria.
“Le competenze e le abilità del consorzio garantiscono la sinergia tra nuovi catalizzatori, reattori e soluzioni di processo, che costituisce il fulcro per lo sviluppo di nuove tecnologie per la transizione energetica”, ha spiegato Gianpiero Groppi, docente del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, che fa parte del team dell’ateneo coinvolto nel progetto.
FASTER svolgerà un ruolo vitale nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo e nella lotta al cambiamento climatico. Oltre a offrire una soluzione per lo stoccaggio dell’energia, il progetto contribuisce anche alla crescita economica e allo sviluppo di un’industria chimica più sostenibile.