EPR tessile con ReDress consorzio di Reconomy: un alleato delle aziende italiane per trasformare in vantaggio competitivo la nuova Direttiva europea che traccia le linee guida e rinforza la sostenibilità obbligatoria per le imprese.
Il 9 settembre 2025 il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo alla revisione della Direttiva Europea sui rifiuti, aprendo alla fase più prettamente operativa dell’EPR tessile.
Gli Stati membri hanno ora 30 mesi per recepire la Direttiva.
Ogni produttore o venditore che immette prodotti tessili sul mercato europeo dovrà coprire i costi di raccolta, selezione e riciclo, attraverso nuovi regimi di responsabilità del produttore (EPR) che saranno istituiti da ogni Stato membro.
Cosa accadrà nel prossimo futuro
Le nuove disposizioni si applicheranno a tutti i produttori, inclusi quelli che utilizzano strumenti di e-commerce e indipendentemente dal fatto che siano stabiliti in un Paese dell’UE o al di fuori dell’Unione. Le microimprese avranno un anno aggiuntivo per adeguarsi ai requisiti EPR.
Le nuove regole riguarderanno prodotti come abbigliamento e accessori, cappelli, calzature, coperte, biancheria da letto e da cucina, e tende. Su iniziativa del Parlamento, i Paesi dell’UE potranno inoltre istituire regimi EPR per i materassi.
Gli Stati membri dovranno anche affrontare le pratiche dell’ultra-fast fashion e del fast fashion quando decideranno i contributi finanziari ai regimi EPR.
«L’approvazione della direttiva a livello europeo è un passaggio storico per stimolare l’economia circolare nell’UE. Ci auspichiamo che questo passaggio acceleri ulteriormente l’iter di approvazione del decreto anche qui in Italia, che sarà uno strumento fondamentale per gestire e arginare la crisi dei rifiuti tessili» dichiara Sara Faccioli, Presidente CdA ReDress – Managing Director RLG Systems Italia.
ReDress
In questo scenario è nato e opera ReDress, il consorzio italiano no profit promosso da Reconomy, multinazionale inglese attiva in oltre 80 Paesi, che crea soluzioni di economia circolare, non solo in ambito tessile-abbigliamento. Obiettivo: offrire alle imprese italiane strumenti concreti per affrontare la nuova normativa EPR, ridurre i rischi di sanzioni e trasformare la compliance normativa – seppur fondamentale –
in leva di competitività sul mercato, rafforzando il posizionamento di brand e aziende.
Il consorzio mette a disposizione una piattaforma digitale proprietaria consentendo alle aziende di gestire l’immesso sul mercato e produrre report conformi alle autorità.
ReDress si posiziona come primo consorzio EPR tessile promosso da una multinazionale specializzata in economia circolare (Reconomy) e sta già mettendo la sua esperienza al servizio delle tante imprese operative nel tessile-abbigliamento sul territorio italiano.
I principali punti di forza competitiva di ReDress
– unico punto di riferimento internazionale
ReDress offre, grazie alla presenza internazionale di Reconomy, un servizio centralizzato che gestisce in modo coordinato gli obblighi EPR nei diversi Paesi, semplificando le procedure e riducendo tempi e costi per le aziende;
– integrazione verticale, da rifiuto a risorsa
i capi diventati rifiuto vengono raccolti e rimessi in circolo quando possibile. Quelli non più utilizzabili vengono gestiti nel pieno rispetto delle normative, con l’obiettivo di generare nuove risorse;
– tecnologia semplice e trasparente
una piattaforma digitale mette a disposizione delle imprese un’unica dashboard che integra conformità normativa e report ambientali;
– tracciabilità completa
ogni capo può essere seguito lungo l’intero ciclo di vita, dal mercato al riutilizzo o al riciclo. La tracciabilità è rafforzata da tecnologie come il Digital Product Passport (DPP), strumento che Reconomy vanta già nella propria offerta, anticipando gli standard europei;
– soluzione chiavi in mano e su misura
il modello ReDress è pensato per adattarsi a tutte le realtà: dai piccoli brand emergenti alle grandi catene globali, grazie a un servizio scalabile e flessibile.
«Sarà fondamentale avviare un processo di armonizzazione dei vari sistemi di gestione dell’EPR tessile che saranno implementati nei diversi Paesi UE. Questo per garantire che ci siano condizioni di mercato simili, onde evitare distorsioni che possano impattare sulle attività degli operatori di settore e facilitando, al tempo stesso, la gestione degli obblighi EPR per tutti quei soggetti che immettono sui mercati di più Paesi. In questo senso, il network internazionale di ReDress e Reconomy rappresenta un vantaggio significativo», conclude Sara Faccioli.
ReDress è il primo consorzio no profit per la gestione dell’EPR tessile in Italia, fondato nel 2024 e promosso da Reconomy, multinazionale inglese leader nell’economia circolare e nella compliance ambientale, attiva in oltre 80 Paesi e con più di 40 PROs e più di 10.000 clienti. In Italia, ReDress è supportato da RLG Systems Italia, che vanta oltre 25 anni di esperienza nella gestione dei sistemi EPR per RAEE, pile e accumulatori.
La missione di ReDress è accompagnare le imprese del settore moda e tessile nell’adempimento delle normative di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR), trasformando un obbligo in una leva di competitività. Grazie a una piattaforma digitale proprietaria e a un modello integrato di servizi, il consorzio supporta le aziende nella raccolta e gestione dei rifiuti tessili, nel monitoraggio normativo, nella tracciabilità dei flussi e nella sensibilizzazione degli stakeholder.
Con un approccio collaborativo e internazionale, ReDress si propone come partner strategico per la transizione verso un tessile più sostenibile e circolare, offrendo soluzioni scalabili e su misura per PMI e grandi gruppi globali.

















