Cultura e turismo nei Comuni Sostenibili. La Rete dei Comuni Sostenibili fa ormai parte del dibattito nazionale quando si parla di sostenibilità.
Ha partecipato a ben due iniziative prestigiose sul tema della cultura e del turismo sostenibile: l’occasione perfetta per presentare i progetti dell’associazione, dal monitoraggio della sostenibilità dei comuni – in corso da ormai più di un anno – fino alla Guida dei Comuni Sostenibili, che presto vedrà le stampe.
A LuBeC, incontro annuale che promuove lo sviluppo culturale per la crescita, la competitività, l’innovazione e la crescita del Paese e dei suoi territori, svoltosi a Lucca, hanno partecipato Marco Filippeschi (coordinatore del comitato scientifico della Rete) e Maurizio Gazzarri (responsabile analisi e sviluppo del monitoraggio).
LuBeC quest’anno si è intitolata Effetto Cultura, per cui la Rete dei Comuni Sostenibili ha contribuito alla discussione e all’approfondimento di temi di comune interesse come la pianificazione strategica della cultura e la misurazione d’impatto degli investimenti culturali.
Partecipante anche il Comune di San Gimignano, che fa parte della Rete, rappresentato dal sindaco Andrea Marrucci.
L’iniziativa specifica si chiama “La cultura e l’economia creativa per lo sviluppo sostenibile. Politiche, governance e strumenti”, che ha avuto luogo al Real Collegio di Lucca.
La Rete dei Comuni Sostenibili ha partecipato all’organizzazione. Una collaborazione nata dal desiderio di immaginare nuovi indicatori comunali che misurino la sostenibilità nell’ambito culturale.
Il VI Forum Internazionale del Gran Sasso ha avuto luogo a Teramo, dal titolo: “Conoscere per costruire. Il ruolo dei centri accademici, di ricerca e della formazione”.
Ha avuto l’obiettivo di promuovere il dialogo e la condivisione tra le diverse esperienze attuali nella ricerca e nella formazione a livello europeo.
Il cambiamento d’epoca sollecita le realtà accademiche e di ricerca a individuare alcune tematiche di grande rilevanza culturale per la riscoperta e il rilancio del patrimonio intellettuale d’Europa.
Coinvolti relatori provenienti dalle diverse parti del mondo. Il forum ha costituito un momento di condivisione e di impegno per una nuova progettualità sociale.
La Rete dei Comuni Sostenibili è stata rappresentata dai direttore Giovanni Gostoli, intervenuto all’interno dell’iniziativa dedicata alle scienze del turismo: “La ricerca per la sostenibilità del turismo: metodi e casi di studio”.
Insieme a lui Anna Pia Urbano dell’associazione Per il meglio della Puglia, con alcuni progetti e buone pratiche pugliesi sul turismo sostenibile.
“L’Effetto Cultura affrontato da LuBeC nel 2023, per la Rete dei Comuni Sostenibili, è legare il valore della sostenibilità al turismo e alla cultura, facendo la nostra parte per stimolare chi si occupa dei processi decisionali a tenerne conto – afferma Marco Filippeschi, coordinatore del comitato scientifico della Rete dei Comuni Sostenibili –. Occasione per mettere l’accento sulle ricadute che cultura e turismo possono avere in ogni ambito della crescita socioeconomica, come potente motore di politiche, processi e servizi che rinnovano la capacità del Paese di produrre sviluppo sostenibile.
Dal benessere delle persone a quello delle comunità, alla coesione sociale, dalla crescita civica a quella professionale, dall’innovazione del sistema imprenditoriale, alla sostenibilità dell’economia creativa ed artistica: in questa edizione si evidenziano le caratteristiche di un settore i cui confini sono in continua evoluzione col fine di raggiungere grandi obiettivi collettivi.
Cardine dell’iniziativa è il dialogo pubblico-privato, approfondito in termini di policies, competenze, modelli di governance, processi, servizi e prodotti. La Rete dei Comuni Sostenibili fa la sua parte contribuendo alla discussione sulla pianificazione strategica della cultura e la misurazione d’impatto degli investimenti culturali”.
“La Rete dei Comuni Sostenibili è uno strumento utile per i comuni italiani che intendono investire sulla sostenibilità e anche sul turismo sostenibile – commenta Giovanni Gostoli, direttore della Rete dei Comuni Sostenibili –. L’associazione nasce per accompagnare sindaci, amministratori e comunità locali nella messa a terra degli obiettivi di Agenda 2030 con un progetto innovativo e concreto, servizi e strumenti utili. Il cuore del progetto è rappresentato da un set di indicatori per misurare l’efficacia delle politiche locali di sostenibilità realizzato in collaborazione con l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e dialogando con il Centro Comune di Ricerca della Commissione europea.
Dopo il monitoraggio annuale svolto in collaborazione con i comuni elaboriamo un Rapporto di sostenibilità.
Conoscere è fondamentale per costruire nuovi sentieri di sviluppo.
La sostenibilità nella pianificazione amministrativa è strategica per migliorare la qualità di vita dei territori ed è una premessa indispensabile per chi vuole investire sul turismo sostenibile. Quest’ultimo – prosegue – è un percorso su cui stiamo lavorando e intendiamo rafforzare affiancandolo al nostro progetto.
Proprio per questo a fine anno uscirà la prima edizione annuale della Guida dei Comuni Sostenibili 2024. La pubblicazione racconterà l’Italia che cambia nel segno di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
I protagonisti saranno i comuni aderenti all’associazione ciascuno dei quali avrà alcune pagine in cui promuovere, insieme alle peculiarità storiche e culturali, luoghi e percorsi sostenibili, le iniziative e gli eventi, le buone pratiche di sostenibilità.
L’obiettivo è quello di realizzare una guida turistica rivolta anzitutto a coloro che vogliono viaggiare all’insegna della sostenibilità ambientale, economica e sociale, oltre a visitare le bellezze dei luoghi e delle destinazioni.
Ma anche per scoprire esperienze e replicare buone pratiche. In questi anni sempre più persone scelgono un turismo sostenibile, lento, accessibile a tutti, green e smart. È strategico tracciare nuovi sentieri di promozione dei terrori con il protagonismo delle comunità locali che salvaguardano l’ambiente e i territori, sia da un punto di vista naturalistico, sia economico e sociale.
Ciò assume ancora più valore dove c’è un’amministrazione comunale che mette al centro del proprio agire la sostenibilità e monitora gli effetti delle scelte per migliorarsi.
Siamo grati dell’invito a questo prestigioso Forum Internazionale del Gran Sasso – conclude –. Desideriamo ringraziare il vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Lorenzo Leuzzi, e il rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Dino Mastrocola.
Così come ringraziamo gli amici dell’associazione Per il meglio della Puglia per averci coinvolto nella loro sessione in cui l’architetto Anna Pia Urbano porta alcune esperienze di sostenibilità del turismo nei comuni pugliesi”.
“La cultura è uno dei pilastri su cui costruire uno sviluppo duraturo e sostenibile – commenta Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano – e ne siamo consapevoli. L’occasione di LuBeC 2023, incentrato su questi temi, è perfetta per un confronto di alto livello ma estremamente concreto: oltre ai riconoscimenti Unesco, alle iniziative delle Città della Cultura, che siano italiane o europee, c’è una gestione quotidiana che passa necessariamente dalla programmazione, dalla pianificazione, dalle risorse disponibili e dal confronto con le comunità locali, affinché siano integrate in questo processo che può sembrare distante: la sfida è non renderlo tale”.
La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Nel primo anno e mezzo di attività hanno aderito quasi 100 enti locali ed è in costante espansione con oltre 300 manifestazioni d’interesse.