Batterie sugli scaffali da agosto 2025: cosa cambia? Il punto di Gruppo SAFE sulle nuove scadenze e le incertezze normative.
Due sono i fronti principali:
– L’adeguamento delle normative nazionali (obbligatorio dal 18/08/2025), che rivoluziona la classificazione delle batterie e abroga definitivamente la Direttiva 2006/66/CE.
– La Due Diligence sui materiali critici, per cui si profila uno slittamento al 2027, ma con obblighi più stringenti e soglie più elevate, in attesa delle linee guida UE.
Nel contributo SAFE può fornire un quadro chiaro e aggiornato: cosa cambia davvero da agosto, quali sono le scadenze confermate, quali slittano, e cosa devono sapere le imprese coinvolte nella produzione, importazione e commercializzazione di batterie.
COME AVVIENE IL RICICLO DEI RIFIUTI DI PILE E ACCUMULATORI
Il trattamento di questi rifiuti prevede 3 fasi:
– pre-selezione manuale, che permette di separare le pile e gli accumulatori da altre frazioni;
– cernita per suddividere le diverse tipologie (es. alcaline, Zn-C, Ni-Cd, ecc.);
– macinazione delle pile alcaline e Zn-C, che permette di ottenere quattro diverse frazioni: acciaio, carta e plastica, collettori anodici e pasta di pile.
La pasta di pile subisce un processo idrometallurgico per il recupero di zinco e ossido di manganese.
Le altre tipologie di pile vengono inviate ad altri impianti per il trattamento secondario.
SAFE è l’hub italiano dei Consorzi per le Economie Circolari, che dal 2006 raggruppa quattro sistemi collettivi (Ecoped, Ridomus, Ecopower e Pneulife) senza scopo di lucro per il corretto riciclo di RAEE, climatizzatori domestici e industriali, pile e accumulatori esausti e pneumatici fuori uso.
SAFE rappresenta la concretizzazione di un progetto di condivisione delle competenze e delle migliori pratiche implementato, primo caso in Italia, da due dei consorzi RAEE più rappresentativi: Ecoped, e Ridomus (cui si unisce anche Ecopower, consorzio per la gestione di raccolta e smaltimento delle batterie a piombo) e PneuLife, consorzio nazionale per la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU).
Storie individuali differenti, iniziate tra il 2005 e il 2006, ma che condividono un impegno comune volto a garantire un servizio quotidiano all’altezza delle oltre 1100 aziende rappresentate.
Con il progetto “TWM – Textile Waste Management”, per il riciclo dei rifiuti tessili pre e post consumo, l’hub SAFE ha ulteriormente ampliato la propria attività in partnership con il Consorzio Retex.Green, fondato da Sistema Moda Italia, e il Consorzio Re.Crea, fondato da Camera Nazionale della Moda Italiana.
Grazie a una filiera garantita, tracciata e controllata, le 1000 aziende aderenti a SAFE dispongono di un motore condiviso che consente loro di adempiere a una corretta gestione dei rifiuti, andando anche oltre agli obblighi di legge.
Dal 2011, SAFE applica Ecoguard®, un sistema di garanzia e di controllo delle filiere RAEE ancora oggi unico a livello europeo, mentre dal 2017 ha adottato anche uno stringentissimo protocollo di legalità che gli consente di prevenire a monte le infiltrazioni criminali delle sue filiere.
SAFE è anche promotore del progetto OltreilGreen, volto a dare un marchio a tutte le aziende aderenti ai Consorzi che si distinguono per l’impegno concreto in progetti di economia circolare, andando oltre il semplice rispetto delle normative vigenti.
Nel corso del 2016 il Gruppo SAFE ha sostenuto un servizio di eccellenza garantendo, in oltre 23mila ritiri, una puntualità del 98,63% per quanto riguarda il ritiro di RAEE domestici e pile e accumulatori portatili presso i centri di raccolta comunali e luoghi di raccolta della distribuzione.

















