AI per la protezione del suolo Isinnova impegnata in un progetto pioneristico che utilizza l’intelligenza artificiale a sostegno del suolo.
ISINNOVA è partner di un progetto europeo unico nel suo genere, volto a utilizzare l’Intelligenza Artificiale (AI) per migliorare la salute del suolo.
AI4SoilHealth, finanziato da Horizon Europe, creerà una piattaforma digitale che tramite l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e fornirà una valutazione completa del suolo europeo. I risultati potranno essere visualizzati da agricoltori e gestori del suolo tramite un’applicazione gratuita e potranno essere di supporto per capire lo stato di salute delle terre e adottare pratiche sostenibili. Inoltre, forniranno alla Commissione Europea uno strumento per misurare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla Soil Health Strategy e dal Green Deal.
A oggi si stima infatti che il 60-70% del suolo europeo non sia sano. Per invertire la tendenza occorre capire quali siano le pratiche migliori non solo per limitare il degrado del suolo ma anche favorirne il ripristino. La crisi climatica lascia poco spazio agli errori ed è fondamentale considerare la complessità e la diversità dei tipi di suolo per delineare i cambiamenti più efficaci.
A tal fine, AI4SoilHealth ha l’obiettivo di dotare i gestori del territorio e i responsabili politici di strumenti adeguati per intraprendere i cambiamenti necessari per garantire la salute del suolo così come i servizi che da questa salute dipendono. I terreni sani infatti catturano il carbonio, migliorano la loro resa, contribuiscono a ridurre le inondazioni e tutelano la biodiversità.
Giovanna Giuffrè, Senior Researcher e Project Lead del progetto AI4SoilHealth, ha detto: “Siamo entusiasti di essere partner in questa ricerca innovativa che rivoluzionerà il modo in cui agricoltori e coltivatori gestiscono le loro terre e le pratiche agricole.
“Tra le varie metamorfosi possibili, ci siamo chiesti quale potesse essere il ruolo delle infrastrutture digitali e dell’AI nel promuovere comportamenti e politiche sostenibili. Prendendo ad esame il suolo, che rappresenta il sistema meno conosciuto e tutelato, abbiamo deciso di riflettere sulle domande che è necessario porsi oggi per esser sicuri di costruire intelligenze – artificiali e reali – capaci di promuovere l’indispensabile trasformazione verde in modo che sia anche equa, competitiva, nonché culturalmente accettabile.
L’obiettivo di AI4SoilHealth è co-progettare, creare e mantenere un’infrastruttura digitale europea ad accesso aperto, compilata utilizzando metodi di intelligenza artificiale (AI) combinati con nuove e approfondite conoscenze e misure sulla salute del suolo.
Il lavoro di ISINNOVA è diretto a promuovere il dialogo e la comprensione tra i diversi attori della scienza, politica e società civile in modo da assicurare che i modelli, gli algoritmi e le infrastrutture costruiti oggi siano capaci di rispondere anche ai diversi bisogni emergenti e alle trasformazioni in atto.”
Nei prossimi tre anni i 28 partner negli 11 Paesi UE coinvolti in AI4SoilHealth si occuperanno di raccogliere dati da aziende agricole e siti pilota in tutta Europa, per costruire un modello di partenza.
Durante lo sviluppo del progetto verranno condivise le conoscenze acquisite, le informazioni sulle tecniche di misurazione del suolo più recenti e le storie provenienti dalla comunità degli operatori agricoli.
Per contribuire alla diffusione delle conoscenze, i partner hanno collaborato con la britannica Soil Association alla creazione del nuovo sito web con il quale diffondere la missione di AI4SoilHealth, le ultime notizie, gli eventi e i profili dei partner.
Il professor Mogens H. Greve del Dipartimento di Agroecologia dell’Università di Aarhus, ateneo alla guida del progetto, ha dichiarato: “Siamo a un bivio: dobbiamo fare qualcosa se vogliamo preservare le risorse del suolo sia europeo che globale. È un paradosso che, da un lato, il suolo sia parte della soluzione per ridurre le emissioni di gas serra e, dall’altro, il 60-70% del suolo europeo non stia bene. È quindi indispensabile effettuare un monitoraggio migliore della qualità del suolo.
Svilupperemo e manterremo un’infrastruttura digitale ad accesso gratuito in tutta Europa. L’obiettivo è che l’infrastruttura venga utilizzata per valutare e monitorare costantemente la salute del suolo in relazione alla sua gestione. Entro il 2028, tutti i gestori dei terreni dovrebbero avere accesso a dati verificati sulle emissioni e gli assorbimenti di CO2. Inoltre, l’ambizione è che l’agricoltura si concentri maggiormente sullo stoccaggio del carbonio, contribuendo così a raggiungere l’obiettivo del 2030 di una riduzione dell’impatto climatico di 310 milioni di tonnellate di CO2eq per l’intero settore agricolo nell’UE”.
Il progetto si struttura in sette diverse fasi di lavoro, tra cui: il coinvolgimento dei decisori politici e delle parti interessate, lo sviluppo di metodologie e standard per certificare la salute del suolo, l’elaborazione di soluzioni sul campo e di laboratorio per effettuare osservazioni e misurazioni e, infine, l’armonizzazione dei servizi di monitoraggio del suolo in tutta l’UE.
Il progetto si avvarrà anche di modelli pilota in diversi Paesi, con prove sul campo per testare le soluzioni direttamente sugli utenti finali e ottenere feedback, e strumenti di comunicazione per sviluppare campagne e attività educative per promuovere la consapevolezza e l’adozione di nuove pratiche agricole.
Ichsani Wheeler, della Fondazione OpenGeo Hub, ha dichiarato: “Solo gli agricoltori e i gestori del territorio possono essere i veri fautori del cambiamento nel paesaggio. In quanto comunità aperta di ricercatori ci auguriamo che, evidenziando le informazioni esistenti e più all’avanguardia sul suolo nel giusto intervallo di tempo e spazio, possiamo promuovere scelte di autodeterminazione tra gli agricoltori, a beneficio dei nostri figli”.
Horizon Europe è il programma di finanziamento dell’UE per la ricerca e l’innovazione, con un budget di 95,5 miliardi di euro. Il programma affronta temi quali i cambiamenti climatici, contribuisce al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti dalle Nazioni Unite e stimola la competitività e la crescita dell’UE finanziando varie tipologie di progetti collaborativi.