Adecco’s Global Social Recruiting Study. Whether you’re a Job Seeker or a Recruiter, our study has some key insights for you.
Job Seekers: get the most out of the unlimited opportunities available through the proper use of social networks.
Recruiters: find out how to improve the quality of your professional social media practices.
Some background
The digital age is transforming the recruitment industry, allowing companies to reach targeted candidates and create new forms of employer branding, as well as helping candidates interact with their potential future employer. Recruitment is more dynamic than ever due to the uptake of social media, both for small businesses, as well as large corporations. For job seekers, social media is a valuable tool to find opportunities and advance careers.
The study
Recruiting is increasingly social and Adecco wants to know how it works. We conducted a survey between March 18 and June 2, 2014, collecting responses from 17,272 candidates and 1,501 recruiters from 24 countries. We want to understand how candidates search for jobs on social media, which tools they use, and how they present themselves online. We also interviewed the recruiters to discover how companies operate on social media, which tools they use, and what they look for in their recruiting process.
The study looks at a global, regional and local level on the areas of
• The use of social media
• The effectiveness of social media in matching job seekers with open positions
• The importance of web reputation
• The social capital of individual candidates
• How recruiters explore the web when looking for a candidate
IL LAVORO AI TEMPI DEL #SOCIALRECRUITING: COME I SOCIAL MEDIA VENGONO USATI DA RECRUITER E CANDIDATI
Il Gruppo Adecco, leader mondiale e italiano nella gestione delle Risorse Umane, pubblica la quarta edizione della ricerca Il lavoro ai tempi del #SocialRecruiting, condotta per la prima volta a livello mondiale. I risultati emersi dalla ricerca evidenziano che i social media sono, e saranno sempre di più, il nuovo mercato del lavoro, ma gli effetti di questa rivoluzione non sono ancora del tutto chiari sia per chi cerca sia per chi offre lavoro.
Lo studio condotto da Adecco, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, è attualmente il più completo in questo campo. La ricerca ha coinvolto 1.500 recruiter provenienti da 24 paesi e oltre 17.000 persone in cerca di lavoro. I dati coprono, in particolare, l’uso dei social media per scopi professionali e la loro efficacia nel trovare un impiego, così come la reputazione sul web e l’impatto che può avere sulla selezione.
A livello globale, i risultati mettono in evidenza che i social media giocheranno sempre di più un ruolo chiave nel processo di ricerca e selezione. Secondo la ricerca, infatti, nel 2013 più della metà delle attività di selezione è avvenuta su Internet (53%) e nel 2014 si prevede che il trend continui a crescere fino 61%.
In Italia la ricerca è stata condotta su 7.597 candidati e 269 selezionatori. Il 67% dei candidati intervistati ha confermato di usare i social network per cercare lavoro (erano il 53% nel 2013). Linkedin è il canale più utilizzato con il 41%, seguito da Facebook con il 23%. Sempre nell’ultimo anno, il 56% degli intervistati ha diffuso il proprio CV attraverso i social media e il 7% ha trovato lavoro grazie ai social (erano rispettivamente il 30% e il 2% nel 2013). Contrariamente alle aspettative, la selezione sui social media non è più una prerogativa di candidati altamente qualificati; infatti, la maggior parte dei profili ricercati sono quelli non manageriali. Tra i settori più social emergono le vendite (che seleziona sul web il 54,2% dei profili), l’amministrazione e finanza (45,8%) e il marketing (40,8%).
Lo studio conferma l’importanza della reputazione dei candidati sui social media e come i recruiter ricorrano ai social network per valutarla. Nella ricerca attraverso i profili dei potenziali candidati, i selezionatori controllano in primo luogo le precedenti esperienze di lavoro, ma anche riconoscimenti professionali e successi, nonostante queste sezioni siano spesso trascurate nei profili di chi cerca lavoro. I recruiter cercano anche informazioni sulla personalità dei candidati. Infatti, un quarto degli intervistati (25,5%) ammette di aver rifiutato un candidato a causa dei contenuti o delle foto pubblicate sul suo profilo. Particolare attenzione è anche rivolta ai commenti postati, soprattutto quelli che possono violare i regolamenti universitari o del posto di lavoro. Tuttavia, la maggioranza dei candidati in cerca di occupazione spesso sottovaluta la rilevanza professionale dei profili personali.
Un altro aspetto significativo è l’importanza che le relazioni online ricoprono nella selezione e nella ricerca di lavoro. Chi ha una rete più “ricca” ottiene risultati migliori in termini di contatti con i recruiter e maggiori possibilità di assunzione. Infatti, i candidati con una buona rete online hanno maggiore successo rispetto a quelli con una buona rete offline.
“Su questi aspetti la ricerca Adecco può essere d’aiuto”, spiega Silvia Zanella, Global Social Media & Online Marketing Director del Gruppo Adecco. “L’importanza della selezione attraverso i social media è oggi un aspetto molto importante e continuerà ad esserlo in futuro. Adecco può aiutare coloro che stanno cercando un lavoro ad ottenere il massimo attraverso un uso corretto dei social network e di fornire ai recruiter gli strumenti migliori per svolgere le loro ricerche sui social media”.
Maggiori informazioni sulla ricerca Il lavoro ai tempi del #SocialRecruiting possono essere trovate su:
• Sito web
• Twitter
• Facebook
• LinkedIn
Su Adecco.it nella pagina Digital Reputation e Social Recruiting è possibile scaricare:
• Report completi
• Infografica locale e globale