Archiviazione su tape: i dark data elemento cruciale. Il nastro magnetico non è morto. L’ultra sessantenne tecnologia di memorizzazione è lo strumento mediamente più scelto per la registrazione dei “dark data” delle aziende, definiti da Gartner come informazioni che le organizzazioni raccolgono, processano e memorizzano durante regolari attività di business, ma che generalmente non utilizzano per altri scopi. Molti archivi su tape contengono questi dati che possono potenzialmente essere di valore attraverso la loro raccolta e analisi.
Kroll Ontrack, azienda leader nell’offerta di soluzioni e servizi di recupero dati, cancellazione sicura e computer forensics, nel 2013 ha ricevuto circa 300 richieste di controllo di sistemi di archiviazione su nastro di tipo legacy da clienti che per la maggior parte non sapevano cosa fosse stato salvato e chiedevano un’operazione di catalogazione e restore dei tape.
“Il nastro magnetico è un mezzo popolare per lo storage dei “dark data” perché economico e relativamente semplice da archiviare,” dice Paolo Salin, Country Director di Kroll Ontrack Italia. “Tuttavia, può capitare che emergano problemi che richiedono agli amministratori IT di accedere e recuperare i dati usando software e hardware aggiornati e un catalogo tape più moderno e organizzato. Questo è il punto nel quale le organizzazioni tendono ad avere problemi. Per esempio, una recente indagine di Kroll Ontrack effettuata su 600 rivenditori rivela che quasi due terzi degli intervistati (60%) hanno dichiarato che i clienti hanno richiesto servizi su legacy tape ma che attualmente loro non li forniscono.”
Seguono alcune delle situazioni più frequenti nel mercato del recupero dati da tape:
– Compliance: uno o più tape vengono riutilizzati prima della data ultima del loro ciclo di vita, di fatto cancellando dati che invece erano richiesti per finalità di compliance.
– Controversie: nei casi dove l’ufficio legale abbia necessità di richiedere la raccolta dei dati da nastri per i quali l’azienda non ha più a disposizione i software o l’hardware per l’estrazione delle informazioni in tempo utile prima della scadenza prevista.
– Migrazione: viene acquistato un nuovo software di backup e sono richieste diverse ore di lavoro per la migrazione di grosse quantità di nastri al nuovo software.
– Danneggiamento: un disastro naturale causa un danno ad un set di nastri ed è richiesto l’impiego di tecniche di camera bianca per recuperare i dati persi.
– Scadenza: un’azienda lascia scadere la propria licenza del software per tape o dismette l’hardware utilizzato per la lettura dei nastri, in questo modo non ha più l’hardware o il software per eseguire il ripristino.
“Archiviare i dati su nastro non significa necessariamente che i dati siano obsoleti. I “dark data” su nastro sono una miniera d’oro per le aziende, ma richiedono una continua cura e vigilanza,” aggiunge Salin. “Che si tratti di operazioni di auditing, di indicizzazione o di catalogazione di nastri non contrassegnati o richieste a fini di compliance; di fornire software o hardware per l’accesso a legacy tape; o di recuperare i dati da nastri danneggiati, Kroll Ontrack ha uno staff dedicato alla Ricerca & Sviluppo che realizza e migliora costantemente gli strumenti di recupero e che lavora indipendentemente dalle infrastrutture/software di backup da più di 20 anni.”
Kroll Ontrack fornisce i seguenti suggerimenti per proteggere i nastri o per aumentare la possibilità di successo di un recupero:
– mantenere l’hardware e il software legacy per tutte le tipologie di nastri
– assicurarsi che i nastri siano correttamente etichettati e catalogati in modo da essere facilmente localizzati quando necessario
– verificare i nastri almeno una volta l’anno leggendo un campione scelto a caso
– archiviare i nastri in luoghi asciutti e su piani rialzati da terra. Se i nastri si danneggiano con l’acqua, mantenerli umidi finché non vengono consegnati a un’azienda di recupero dati
– cancellare in modo sicuro i nastri che hanno raggiunto il termine del loro ciclo di vita utilizzando un processo di demagnetizzazione perché una cancellazione “normale” non è sufficiente
– conoscere i riferimenti delle aziende in grado di fornire servizi completi per la gestione dei nastri magnetici