FARM Parma scuole in aziende, un progetto replicabile? La fiducia è alla base del successo di questo modello di learning on the job. E’ quello che emerge dal progetto di ricerca sui modelli Farm di Parma, che ha indagato sulle condizioni che hanno reso possibile far dialogare soggetti diversi ai fini di un’educazione di qualità dei giovani. Dalla ricerca, finanziata da Fondirigenti, condotta dal Cisita Parma, scuola di formazione dell’Unione Parmense degli Industriali e da Forma del Tempo, risulta come il Farm trasmetta ai giovani l’orgoglio di un sapere tecnico tanto richiesto dalle aziende.
Gli studenti delle scuole tecniche non vogliono una didattica obsoleta, basata sui libri anziché su esperienze concrete; il gap tra chi esce dalla scuola e l’impresa è una questione irrisolta da anni; le aziende richiedono sempre più specializzazione.
Questi i tre temi principali da cui è partito il progetto FARM a Parma che ha messo insieme aziende, studenti e insegnanti per costruire una didattica più in linea con il lavoro in azienda.
Il FARM è un contenitore che promuove un innovativo modello di apprendimento per una migliore occupabilità nel territorio facendo riferimento in particolare alle imprese e a soggetti che appartengono ad un settore.
La ricerca ne ha analizzati 4: meccanica e automotive, food, logistica e il laboratorio territoriale dedicato al prosciutto di Parma (quest’ultimo in fase di realizzazione). L’obiettivo è stato arrivare a estrapolare un modello FARM replicabile anche in altri territori.
Il progetto di ricerca realizzato da Cisita Parma (Scuola di formazione dell’Unione Parmense degli Industriali) finanziato da Fondirigenti, ha avuto la collaborazione operativa di Forma del Tempo (FDT), società pioniera negli studi sull’impresa e formazione manageriale.
“Il FARM è un dispositivo sociale innovativo in cui famiglie scuole e imprese fanno un patto per una formazione dei giovani – racconta Paolo Bruttini, founder di Forma del Tempo – che sia più vicina alle reali richieste che le imprese fanno in termini di capacità e comportamenti. Il nostro compito è stato indagare quali siano state le condizioni che hanno reso possibile i risultati eccezionali in termini di collaborazione tra soggetti diversi ai fini di un’educazione di qualità dei giovani, nonché esplorare le future potenzialità dei FARM anche per il sistema delle imprese e per le figure manageriali. Da un lato la riflessione può condurre all’ottimizzazione dei processi in corso, dall’altro creare le condizioni per la trasferibilità dell’esperienza in altri contesti territoriali.”
Infatti, le scuole tecniche e professionali coinvolte hanno visto un’inversione della curva negativa di iscrizioni che si registrava da qualche anno a questa parte, come l’istituto Gadda di Fornovo che ha triplicato gli iscritti dal 2014 al 2020.
Tra le altre cose emerse dal progetto di ricerca
Il Farm trasferisce come mindset il valore del territorio, l’idea che l’impresa appartiene ad una comunità, che va riconosciuta, rispettata e alimentata.
Tutto ciò avviene in gran parte, in un contesto non competitivo e non giudicante, ma supportivo per la crescita individuale.
“I Farm si reggono sul collante della fiducia che abbiamo chiamato capitale sociale. – continua Bruttini – . Il Farm esiste e si sviluppa perché vi è fiducia negli altri soggetti del territorio, perché si riconosce un tessuto di valori comuni, perché si sa che facendo un investimento questo produrrà un ritorno nel medio e lungo periodo. Qualunque processo di esportazione della metodologia del Farm è possibile se vi è una cultura territoriale orientata alla fiducia e al sostegno reciproco.”