I software open source portano vantaggi anche a Pubblica Amministrazione. Di Gianni Anguilletti, Country Manager Red Hat Italia. Anche la Pubblica Amministrazione prevede i software open source. Infatti un emendamento recentemente approvato in Commissione Bilancio prevede in sede di bando di gara la valutazione del software libero. Una iniziativa della Regione Puglia di qualche mese fa incoraggia con un DDL l’utilizzo di tecnologie “open”. Due percorsi che accompagnano e stimolano l’amministrazione pubblica verso l’utilizzo di software e hardware liberi, strumenti importanti verso una effettiva ed efficace evoluzione tecnologica, che va tutta a vantaggio degli utenti, i cittadini.
Sempre più spesso, le Pubbliche Amministrazioni si trovano nella non semplice condizione di dover fornire ai loro cittadini servizi sempre più avanzati, facili da utilizzare ed a costo zero, e parallelamente di dover mantenere sotto stretto controllo i costi, quando non addirittura ridurli. In questo senso, scegliere un software libero, basato su standard e corredato dagli opportuni servizi di supporto che lo rendono utilizzabile con piena fiducia anche negli ambiti più critici e complessi, significa per un ente pubblico abbattere i costi iniziali ed eliminare onerosi contratti di manutenzione.
Parallelamente, significa poter godere di maggiori funzionalità, grande affidabilità e prestazioni di qualità, senza sottovalutare la libertà che ottiene chi si affida a soluzioni aperte.
Libertà innanzitutto dai formati proprietari che, se utilizzati dalla PA, possono rischiare di imporre l’acquisto di costosi programmi anche alle aziende e ai cittadini che con gli enti vogliono o devono interagire.
Per non parlare della possibilità, per i tecnici e gli amministratori dei sistemi informatici pubblici, di adattare la soluzione alle reali necessità dell’organizzazione, senza dover per forza sottostare alle regole imposte da un vendor dominante.
Il tema della Pubblica Amministrazione sta particolarmente a cuore a Red Hat, che da anni ormai collabora con numerose organizzazioni ad ogni livello – ministeri, regioni, province, comuni e numerosi enti ed aziende statali – fornendo loro il proprio know-how. La Pubblica Amministrazione rappresenta infatti un mercato importante, perché ha necessità rilevanti in termini di funzionalità, di apertura ed indipendenza sul mercato, requisiti che sembrano tagliati su misura per chi opera in ambito open source. La possibilità di dosare l’investimento in modo graduale, ma anche di aprire le proprie infrastrutture evitando ogni tipo di vendor lock-in permette a chi opera in ambito PA di ottenere un valore aggiunto significativo, immediatamente trasferibile ai cittadini sotto forma di servizi sempre migliori, più ricchi e affidabili.
Questo modello di sviluppo condiviso tipico del mondo open source fa sì che le prestazioni offerte dai sistemi in termini di performance, ma anche di stabilità ed affidabilità siano spesso superiori rispetto a tecnologie proprietarie, offrendo parallelamente la possibilità di rivedere continuamente l’infrastruttura sulla base delle necessità puntuali che possono man mano sorgere.
L’impegno della Regione Puglia a promuovere l’utilizzo del software libero anche nelle scuole si sposa alla perfezione con le attività di formazione che da anni Red Hat offre sul mercato italiano ed internazionale, tese a diffondere le competenze ma anche la consapevolezza dei vantaggi che questo approccio, per certi versi rivoluzionario, possa portare al mercato, sia dal lato delle organizzazioni che degli utenti finali, in questo caso i cittadini.
Infine, se nell’attuale crisi economica la cautela nelle spese tecnologiche è diventata d’obbligo, le soluzioni Red Hat hanno dimostrato sul campo – e nella Pubblica Amministrazione in particolare, la liste dei clienti soddisfatti è lunga, e comprende Comuni, Province, Regioni, Ministeri ed Aziende Statali – che il software Open Source, basato sugli standard e fornito secondo il modello delle sottoscrizioni, offre ai clienti vantaggi, prestazioni e servizi eccezionali. Tutto ciò preservando qualità e stabilità.
Soluzioni Red Hat sono state scelte nel tempo da importanti realtà pubbliche quali ARPA, Corte dei Conti, LAit, Ministero delle Finanze, Ministero di Giustizia e Poligrafico dello Stato, ma anche organizzazioni non strettamente legate alla Pubblica Amministrazione, quali ad esempio Infocamere e Poste Italiane, hanno adottato piattaforme open source per rispettare la propria mission, ovvero offrire servizi di pubblica utilità ed una clientela particolarmente vasta.
Nello specifico, Poste Italiane ha recentemente migrato le proprie attività mission critical su Red Hat Enterprise Linux e JBoss Enterprise Middleware per aumentare il proprio vantaggio competitivo. Molto recente è anche la scelta di INAIL, che ha adottato Red Hat Enterprise Linux come piattaforma di riferimento della propria infrastruttura open.