SACE Terrazza del Made in Italy, una nuova linea di business del Gruppo assicurativo finanziario italiano. Uno spazio di networking, al decimo piano della sede di Milano di SACE, in via Verziere 11, nel cuore della città, che per la prima volta ha aperto le porte ad aziende e partner dal 16 al 19 aprile, nell’ambito delle attività del Fuorisalone e di eventi dedicati alla filiera del legnoarredo.
Questa sarà la prima di una serie di iniziative che vedranno la Terrazza come hub di incontro e confronto a disposizione di tutte le imprese italiane interessate a intraprendere o implementare il loro processo di internazionalizzazione.
Un luogo dedicato al Made in Italy e al suo straordinario potenziale, con vista sul Duomo di Milano, simbolo globale di italianità.
“Siamo orgogliosi di aprire le porte della nostra Terrazza del Made in Italy, che rappresenta un altro tassello dell’impegno, che mettiamo in campo ogni giorno, nel nostro ruolo di partner della crescita delle aziende italiane”, ha dichiarato Antonio Frezza, Chief Marketing & Sales PMI & Property Solutions di SACE. “In linea con la nostra mission e con gli obiettivi del nostro piano industriale, siamo al fianco delle imprese con la nostra offerta commerciale e i nostri servizi di accompagnamento, e da oggi anche attraverso la condivisione dei nostri spazi destinati alla creazione di relazioni e di opportunità di business, con l’obiettivo di rendere le aziende sempre più competitive in Italia e nel mondo. Vanno in questa direzione tutte le iniziative che abbiamo organizzato nell’ambito del progetto SACE for Made in Italy, tra cui una serie di incontri nell’ambito delle attività del Fuorisalone. Ma non solo: per la prima volta abbiamo aperto contemporaneamente alle aziende le porte delle nostre sedi sul territorio nazionale. E abbiamo fatto lo stesso gli uffici esteri con l’evento SACE for Made in Italy Connects World Tour, coinvolgendo 250 imprese e professionisti, tra cui i grandi buyer internazionali con cui abbiamo stretto solidi rapporti”.
Nella cornice della settimana del Made in Italy, aperta il 15 aprile, istituita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dedicata alla promozione della creatività e dell’eccellenza italiane, la Terrazza ospiterà incontri di business matching e di formazione organizzati da SACE, con il patrocinio del MIMIT.
I temi degli incontri di questi giorni sono:
– la digitalizzazione come volano di crescita,
– l’impresa al centro della sostenibilità,
– opportunità nei Paesi del Golfo per le aziende del legnoarredo.
Inoltre, sempre nell’ambito delle iniziative legate alla settimana del Made in Italy, si è svolto l’evento SACE for Made in Italy Connects World Tour durante il quale le 13 sedi di estere di SACE, da Shanghai a Città del Messico, hanno presentato le loro attività e i buyer con cui il Gruppo è entrato in contatto grazie al programma Push Strategy, l’innovativo programma lanciato da SACE nel 2017 per fare da apripista alle PMI italiane nei mercati ad alto potenziale.
A seguire si sono svolti anche incontri B2B dedicati alle PMI che già esportano o che desiderano farlo e sono arrivate oltre 100 richieste di approfondimento con SACE.
L’export italiano di mobili: destinazioni e trend di opportunità
Le imprese italiane attive nel comparto dei mobili nel 2021 (ultimo dato disponibile) erano 15.400 – di cui 2.600 PMI (numero di addetti compreso tra 10 e 249) – per un totale di oltre 126mila addetti, un fatturato generato di €24 miliardi e un valore aggiunto di quasi €7 miliardi. Circa 1.900 imprese presentano una propensione all’esportazione, vendendo all’estero più del 5% del proprio fatturato.
Dopo aver registrato intense performance di export nel biennio 2021-2022 sulla spinta post-Covid di rinnovo dell’arredo, il 2023 ha mostrato un rallentamento a causa della perdita di potere di acquisto delle famiglie. Le esportazioni di mobili, infatti, lo scorso anno si sono attestate su un valore di €11,8 miliardi, in calo del 4,2%; sull’andamento ha pesato la marcata flessione della domanda che ha portato la componente in volume a ridursi dell’11,7%. La performance negativa è stata diffusa a tutti i sotto comparti – tra i principali si segnalano parti e accessori di mobili (22,4% peso sull’export totale), mobili per arredo domestico (17,8%), altri mobili (incluso arredo esterno; 17,6%), poltrone e divani (15,5%) e sedie (12,9%; Fig. 1) – con l’eccezione dei mobili per cucina (8,4%), le cui vendite sono rimaste stabili.
La Francia lo scorso anno si è confermata la prima geografia di destinazione avendo accolto mobili per €2 miliardi, segnando una crescita del 2,3%. Seguono con valori elevati, seppur in calo rispetto al 2022, Stati Uniti (-10,4%; €1,6 miliardi), Germania (-5,2%; €1,1 miliardi) e Regno Unito (-7%; €930 milioni); in aumento, invece, le vendite verso la Spagna (+3,8%; €490 milioni). Fra i mercati meno presidiati si sono distinti per la dinamicità mostrata Emirati Arabi Uniti (+7,8%), Arabia Saudita (+4,9%), India (+21,6%) e Marocco (+6,2%; Fig. 2).
Per il 2024 è previsto un recupero dei valori esportati, con il rientro dell’inflazione sui livelli desiderati che favorirà la graduale discesa dei tassi di interesse e il miglioramento delle condizioni finanziarie per imprese e famiglie con ripercussioni positive sulle rispettive decisioni di investimento e consumo. Economie in ascesa, in cui è prevista un’espansione della classe media, specie India, Corea del Sud e Vietnam, saranno un bacino di domanda interessante per le imprese italiane. Opportunità potranno provenire anche da Cina e Paesi del Golfo, come Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, dove la crescente urbanizzazione spingerà le vendite di mobili di alta-gamma contraddistinti da unicità, qualità e design del Made in Italy.
Crescita attesa del settore nei prossimi anni grazie alla rivoluzione digitale e alla transizione green
La ricerca della sostenibilità è da intendersi non solo nella scelta dei materiali utilizzati (atossici e certificati) e nell’approvvigionamento da fonti energetiche rinnovabili, ma anche nelle operazioni di recupero degli scarti, riciclo e riuso, nella riduzione degli imballaggi e nella fornitura di componenti di ricambio per allungare la vita del mobile. Sempre più spesso, infatti, la sostenibilità viene associata dai consumatori anche a simbolo di qualità del prodotto e di affidabilità dell’azienda produttrice.
A ciò si unisce, il percorso di innovazione digitale che stanno intraprendendo le imprese. Nella fase di produzione, infatti, sta diventando sempre più rilevante l’utilizzo di macchinari 4.0 interconnessi con Internet of Things (IoT), robot, stampanti 3D e intelligenza artificiale. D’altro canto, il canale di vendita online è ormai un elemento imprescindibile che il consumatore consulta anche nell’ottica di reperire informazioni tecniche sui prodotti e sull’azienda e diventa un ulteriore volano di crescita quando è integrato con l’offerta di servizi custom-made, come consulenze di progetto o configuratori di modelli e composizioni di arredo. In questo modo, il negozio fisico, vetrina fondamentale per la promozione diretta, si trasforma in uno spazio di interazione ed esperienza ravvicinata tra produttore e cliente finale.
SACE è il gruppo assicurativo-finanziario italiano, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale attraverso un’ampia gamma di strumenti e soluzioni a supporto della competitività in Italia e nel mondo. Da oltre quarantacinque anni, il Gruppo SACE è il partner di riferimento per le imprese italiane che esportano e crescono nei mercati esteri. Supporta, inoltre, il sistema bancario per facilitare, con le sue garanzie finanziarie, l’accesso al credito delle aziende per sostenerne la liquidità e gli investimenti per la competitività e la sostenibilità nell’ambito del Green New Deal italiano, a partire dal mercato domestico. SACE è presente nel mondo con 13 sedi in Paesi target per il Made in Italy, con l’obiettivo di costruire relazioni con primarie controparti locali e, attraverso strumenti finanziari dedicati, facilitare il business
con le imprese italiane. Con un portafoglio di operazioni assicurate e investimenti garantiti pari a 260 miliardi di euro, il gruppo è al fianco di circa 50 mila aziende, soprattutto PMI, supportandone la crescita in Italia e in circa 200 Paesi nel mondo.
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