Ricicliamo la Luce – smaltimento rifiuti di illuminazione. Ecolamp, consorzio nazionale specializzato nello smaltimento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), ha presentato il vademecum ‘Ricicliamo la Luce’, una breve guida per accrescere la consapevolezza sul riciclo dei prodotti di illuminazione a fine vita e per fare chiarezza sulle domande più frequenti relative a questo tema.
“La Giornata Mondiale della Luce ci offre l’occasione per una riflessione. – commenta Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp. La luce ha da sempre una grande varietà di utilizzi che le evoluzioni in campo tecnologico hanno consentito di moltiplicare nel tempo. Il progresso interessa tutto il ciclo di vita dei prodotti di illuminazione, anche quando diventano rifiuti. In quanto RAEE, infatti, se riciclati correttamente, possono dare un ulteriore contributo positivo all’ambiente. Per questo abbiamo pensato di rispondere ad alcune semplici domande,per contribuire alla diffusione di una maggiore consapevolezza e attenzione verso il corretto riciclo di questa categoria di rifiuti”.
1. Che cos’è un rifiuto di illuminazione?
In generale è considerato rifiuto un bene di cui il detentore ha deciso di disfarsi, per qualsivoglia ragione. In particolare, quelli di illuminazione rientrano nella categoria dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), e più precisamente nelle sottocategorie RAEE R4, nel caso degli apparecchi di illuminazione o apparecchi illuminanti come plafoniere, applique o lampade da tavolo, e RAEE R5, nel caso delle sorgenti luminose come i tubi fluorescenti, le lampade fluorescenti compatte, le lampade a scarica ad alta intensità e le lampade a LED. Non sono considerati RAEE e possono quindi essere smaltiti nella raccolta dei rifiuti secchi o indifferenziati le vecchie lampadine a filamento (incandescenti e alogene). Per saperne di più è possibile consultare la pagina www.ecolamp.it/il-riciclo/prodotti-interessati
2. Come riconosco un RAEE?
I RAEE sono tutti quei prodotti che per il loro funzionamento dipendono da corrente elettrica o campi elettromagnetici e che sono giunti a fine vita. In caso di dubbi è possibile ricercare sul prodotto che si vuole buttare il simbolo della raccolta differenziata dei RAEE. Il simbolo è quello di un bidone su ruote, barrato. Tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche devono esserne provviste. Per prodotti di piccole dimensioni potrebbe non essere immediato visualizzarlo, ma è sicuramente riportato anche sulla confezione.
3. Dove vanno smaltiti i RAEE di illuminazione?
Tutti i RAEE, inclusi i rifiuti di illuminazione, sono soggetti ad apposita raccolta differenziata. Si potrebbe pensare che le lampadine vadano gettate nei bidoni del vetro, ma non è così. Nella raccolta differenziata del vetro vanno solo bottiglie e vasetti mentre per i RAEE sono previsti appositi bidoni, distinti per ciascuno dei 5 raggruppamenti che li compongono, inclusi i RAEE R4 e RAEE R5. I luoghi preposti alla raccolta dei RAEE sono i centri di raccolta o isole ecologiche presenti nel proprio Comune, in alternativa è possibile conferire qualsiasi tipo di RAEE presso un punto vendita della distribuzione al momento dell’acquisto di un prodotto nuovo equivalente (è l’uno contro uno) o nei punti vendita con oltre 400mq destinati alle apparecchiature elettriche ed elettroniche, se si devono conferire RAEE inferiori ai 25cm di lunghezza; in questo caso non c’è alcun obbligo di acquisto (è l’uno contro zero).
4. Come si individua un centro di raccolta per il conferimento dei RAEE?
Per verificare quale sia il centro di raccolta più vicino e quali siano abilitati allo smaltimento dei RAEE è possibile consultare il sito dell’azienda che gestisce i rifiuti del proprio Comune, oppure andare sul sito del Consorzio Ecolamp alla pagina dedicata www.ecolamp.it/centri-raccolta dove è disponibile la ricerca di prossimità che fornisce la posizione sulla mappa, l’indirizzo e la distanza del centro di raccolta dal luogo indicato nella ricerca, e quali dei 5 raggruppamenti RAEE vengono gestiti in quel centro.
5. Perché si dovrebbero smaltire correttamente tutti i rifiuti di illuminazione?
Un corretto smaltimento dei rifiuti di illuminazione consente ai consorzi preposti, come Ecolamp, di far trattare questi RAEE in impianti specializzati e certificati. Lo scorso anno Ecolamp, per tutti i RAEE del raggruppamento R5 che ha gestito, ha registrato un recupero (tra materia ed energia) che supera il 95%; nel caso dei RAEE R4 il recupero sfiora il 97,5%. Sono dati che di per sé dovrebbero convincere il cittadino a fare la propria parte, con un corretto conferimento. Inoltre, nel caso specifico delle lampadine o dei tubi fluorescenti, è bene sapere che contengono quantitativi, sia pure limitati, di mercurio, sostanza nociva per l’uomo e per l’ambiente e che, pertanto, non vanno assolutamente dispersi o gettati nei rifiuti indifferenziati. Smaltire le lampadine correttamente è dunque un piccolo ma importante gesto per la tutela dell’ambiente. Anche sostituire vecchie lampadine con quelle di nuova generazione produce importanti benefici: una maggiore durata, un minor consumo di energia elettrica a parità di illuminazione e conseguentemente un risparmio in bolletta.
Ecolamp è il consorzio senza scopo di lucro dedito alla raccolta e al trattamento delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche giunte a fine vita (RAEE). Nato nel 2004 per volontà delle principali aziende nazionali e internazionali del settore illuminotecnico del mercato italiano, oggi riunisce oltre 400 produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Dal 2015 Ecolamp è tra i soci fondatori di Eucolight, l’associazione europea nata per dare voce ai Sistemi Collettivi RAEE specializzati nei rifiuti di illuminazione. Ecolamp porta avanti con impegno numerose attività per sensibilizzare cittadini e operatori del settore, coinvolgendo l’unione pubblica sul tema del corretto riciclo dei RAEE. Oggi Ecolamp, in un’ottica di economia circolare, garantisce il recupero di oltre il 95% dei materiali di cui questi rifiuti sono composti e il corretto smaltimento delle sostanze inquinanti, evitando che vengano disperse nell’ambiente.