Politecnico Torino Japan Hub. Al Castello del Valentino, con un evento dal titolo evocativo “Italy & Japan: same latitude, close parallels”, si è celebrato ail primo anno di attività del PoliTO Japan Hub, avviate a maggio 2023 dopo mesi di intensa preparazione.
L’Hub è poi stato inaugurato ufficialmente a luglio 2023 a Kyoto, primo ufficio indipendente di un’università italiana in Giappone, con l’obiettivo di creare nuove sinergie e reti per le sue attività di ricerca e collaborazione con aziende e organizzazioni, con il coinvolgimento di attori dell’area di Kyoto e di tutto il Paese asiatico.
“L’apertura di una nostra sede fisica a Kyoto ha rappresentato un passo importante nella strategia di internazionalizzazione che vogliamo portare avanti in questo mandato”, ricorda il Rettore del Politecnico Stefano Corgnati, che ha dato avvio ai lavori: “Il Politecnico di Torino continua a guardare ad Oriente, e in particolare al Giappone, dove troviamo molti punti comuni di collaborazione. Da un lato sul fronte della ricerca scientifica e tecnologica e dall’altro quello dell’architettura e il design, le cui eccellenze italiane hanno sempre goduto di ottima reputazione in Giappone. Questo hub rappresenta per noi un punto di inizio per sviluppare iniziative di collaborazione con il mondo accademico, industriale e istituzionale giapponesi in tutte e tre le nostre missioni principali”.
Il Japan Hub è nato come antenna del Politecnico di Torino in Giappone, Paese strategico per una collaborazione internazionale nell’area asiatica, macro-regione nella quale l’Ateneo ha consolidate relazioni, ma ha ampi margini per crearne di nuove con Paesi ad altissimo sviluppo tecnologico. Il Politecnico vanta infatti un solido legame nella ricerca e nella formazione con il Paese del Sol Levante, con oltre 25 accordi con università giapponesi: i progetti e le iniziative congiunte hanno generato numerosi risultati scientifici congiunti a cura di oltre 80 tra docenti, ricercatori e tecnico-amministrativi.
L’attività del Japan Hub si è quindi da subito potuta inserire in questa fitta rete di collaborazioni, andando a sviluppare nuove iniziative, accordi di cooperazione e progetti. Tra i principali, l’accordo con la Kansai Medical University (KMU), con la quale è stato siglato oggi un accordo per l’istituzione di un dottorato congiunto sui temi della bioingegneria, che coinvolgerà giovani ricercatori italiani e giapponesi, mettendo a sistema le competenze ingegneristiche dell’ateneo torinese e quelle mediche della KMU.
Anche la collaborazione con le aziende ha potuto crescere grazie alla presenza fisica di un Hub in Giappone. Un esempio tra tutti è la collaborazione con YKK (Yoshida Kogyo KabushikiKaisha) di Kurobe, leader mondiale nella produzione di chiusure lampo, con 80 stabilimenti in tutto il mondo, che insieme al Politecnico lavorerà per rendere più sostenibili le sue sedi di produzione, partendo proprio da quella giapponese.
Un Board di 20 docenti garantisce che tutti gli ambiti di ricerca dei Dipartimenti dell’Ateneo siano rappresentati, in modo da favorire l’intersezione disciplinare e forme innovative di cooperazione scientifica.
Il Japan Hub, nella prospettiva di incrociare ricerca e collaborazione industriale, guarda anche con attenzione alla prossima edizione di Expo Osaka 2025, come luogo privilegiato dove disseminazione scientifica e innovazione possono incontrare un vasto pubblico: dal titolo evocativo “Designing Future Society for Our Lives” essa intercetta molte delle sfide raccolte dalle recenti edizioni di Biennale Tecnologia svoltesi presso il Politecnico di Torino.
Il PoliTo Japan Hub, però, oltre a lavorare su collaborazioni di frontiera nella tecnologia, sia nell’ambito della ricerca accademica, che in quello dell’innovazione industriale, intende essere anche un polo capace di consolidare i legami culturali tra Italia e Giappone, come testimonia la partecipazione all’evento della nota traduttrice della casa editrice Einaudi Antonietta Pastore, che ha lavorato alle versioni italiane di autori del calibro di Haruki Murakami; nel suo intervento, ha portato una riflessione sulle influenze reciproche tra Italia e Giappone dagli anni Settanta a oggi.
La missione di ponte scientifico e culturale tra i due paesi è testimoniata dall’organizzazione per il 2024 di due seminari accademici. Il prossimo 21 Giugno presso la Kansai Medical University si terrà l’evento “Robotics for Humanity and Healthcare in Italy and Japan”, e a fine estate “Architectural and urban heritage from knowledge and preservation to management: cases and approaches in Italy and Japan” sarà ospitato dalla Kobe Design University.
Sempre nell’ottica di aprire il dialogo a un quadro a tutto tondo sui rapporti tra i due Paesi, l’intervento del professor Giuseppe Pezzotti, Direttore del PoliTo Japan Hub a Kyoto ha esaminato elementi di continuità e di complementarietà nei sistemi formativo e della ricerca in Italia e in Giappone, forte della sua trentennale esperienza come docente del Kyoto Institute of Technology.
“Il Politecnico si pone a tutto tondo la questione delle relazioni dell’Ateneo, e dell’Italia, con il Giappone”, commenta il coordinatore scientifico del PoliTO Japan Hub Michele Bonino: “Il primo anno di attività è molto promettente per il consolidamento delle nostre relazioni accademiche, ma anche di quelle con aziende del territorio del Kansai. Inoltre, ci stiamo affermando come interlocutore istituzionale nei rapporti da un lato con le nostre rappresentanze diplomatiche in Giappone e, dall’altro, con le istituzioni locali”.
La rete delle istituzioni è in effetti coinvolta fin da subito nel progetto, come testimonia la partecipazione all’incontro del Console Generale del Giappone a Milano Kobayashi Toshiaki, della Vice Sindaca della Città di Torino NOME?, del Presidente del Centro Estero Internazionalizzazione Dario Peirone, del Responsabile Area Tecnologia, Ricerca e Innovazione di Unione Industriali Torino Guido Ceresole. Sono intervenuti anche il Vice Rettore per gli affari internazionali Alberto Sapora e il professor Gianmario Pellegrino, in vece della Vice Rettrice per l’Innovazione scientifico-tecnologica.