Ora legale ridurrà 510 mil. kW/h nei prossimi 7 mesi. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo è tornata l’ora legale in Italia, che durerà per i prossimi sette mesi.
Per effetto dello spostamento delle lancette degli orologi un’ora in avanti, Terna – la società che gestisce la rete elettrica nazionale – stima un minor consumo di energia elettrica pari a circa 510 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di circa 200 mila famiglie.
Considerando che un kilowattora costa in media al cliente domestico tipo circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte (secondo l’ultimo aggiornamento dell’ARERA a partire dal 1° aprile 2019), la stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2019 è pari a circa 100 milioni di euro.
Dal punto di vista ambientale, Terna stima minori emissioni di anidride carbonica in atmosfera pari a 250 mila tonnellate.
Nel periodo primavera-estate, i mesi che segnano il maggior risparmio energetico stimato da Terna sono aprile e ottobre che complessivamente, con circa 350 milioni di kilowattora, rappresentano i due terzi del risparmio totale.
Spostando in avanti le lancette di un’ora si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento.
Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.
Dal 2004 al 2018, secondo i dati elaborati da Terna, il minor consumo di elettricità per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 9 miliardi e 100 milioni di kilowattora (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di circa 1 miliardo e 545 milioni di euro.
L’ora solare verrà ripristinata nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 2019.
Con riferimento alla decisione di abolire i cambi di ora semestrali nell’UE a partire dal 2021, presa dal Parlamento europeo il 26 marzo 2019, Terna ha effettuato un’accurata analisi sulle ricadute per il sistema elettrico italiano in termini di sicurezza e adeguatezza.
Il gestore di rete ha preso in esame sia lo scenario attuale sia lo scenario previsionale, simulando l’effetto dei diversi regimi orari (ovvero ora legale tutto l’anno o ora solare tutto l’anno) che il nostro Paese dovrà scegliere di adottare dal 2021.
Dallo studio di Terna emerge che lo Scenario ora legale tutto l’anno garantisce il massimo beneficio in termini di
– risparmi energetici: ai circa 500 milioni di kilowattora che già si risparmiano mediamente con il sistema di ora legale attualmente in atto (ossia per i mesi da aprile a ottobre) si aggiungerebbero, infatti, altri 300 milioni di kilowattora se si estendesse il regime di ora legale anche ai periodi invernali (ossia per i mesi da novembre a marzo), per un beneficio elettrico complessivo annuo di circa 800 milioni di kilowattora, corrispondenti a 400 mila tonnellate di CO2 in meno in atmosfera.
Il risparmio economico annuo complessivo ammonterebbe invece a 160 milioni di euro.
Dalla homepage del sito Terna è visibile la “curva di carico”, che rappresenta l’andamento del consumo di energia elettrica in Italia in tempo reale.
Daylight saving time: Terna estimates a reduction in electricity consuption of 510 million kW/h over the next 7 months
Daylight saving time returned during the night between Saturday 30 and Sunday 31 March in Italy and will last seven months.
As a consequence of moving the clocks forward one hour, Terna – the company that manages the Italian electricity grid – estimates a reduction in electricity consumption equal to approximately 510 million kilowatt hours, which roughly corresponds to the average annual requirement for around 200,000 families.
Considering that one kWh costs an average of € 20 cents to the typical domestic user, including taxes (according to the latest update from ARERA from 1 April 2019) the estimated economic savings resulting from daylight saving time for 2019 is expected to be € 100 million.
From an environmental perspective, Terna anticipates reduced carbon dioxide emissions into the atmosphere, for a total of 250,000 tonnes.
During the spring-summer period, April and October are the months with the highest energy savings estimated by Terna, which together, at 350 million kWh, represent two thirds of the total savings. Moving the hands of the clock ahead by one hour postpones the use of artificial light while business activities are still in progress. During the summer months, from June to August, the “delayed” effect in turning on the lights occurs in the evening, when most business activities have ended, leading to less significant results in terms of electricity savings.
According to data analysed by Terna, between 2004 and 2018, Italy’s drop-in electricity consumption as a result of daylight saving time has amounted, overall, to roughly 9 billion and 100 million kWh – a volume equivalent to the annual electricity needs of a region like Sardinia – and has led, in economic terms, to savings for citizens of around € 1.545 billion.
Standard time will return the night between 26 and 27 October 2019.
With reference to the decision made by the European Parliament on 26 March 2019 to abolish the six-month time changes in the EU starting 2021, Terna carried out a thorough analysis on the effects on the Italian electricity system in terms of safety and adequacy. The grid operator has examined both the current and forecast scenarios, simulating the effects of the different time regimes (i.e. daylight saving time all year round or standard time throughout the year) that Italy will have to choose from starting 2021.
The Terna study reveals that the daylight saving time all year round scenario ensures the maximum benefit in terms of energy savings: another 300 million kWh would be added to the 500 million kWh that are saved on average with the current daylight saving time system (i.e. from April to October) if daylight saving time were extended to the winter periods (i.e. from November to March), for an overall annual electricity savings of about 800 million kWh, which corresponds to 400,000 tonnes less of CO2 in the atmosphere. The total annual financial savings would amount to € 160 million.
On the home page of Terna’s website the “load curve” is displayed, which allows electricity consumption in Italy to be tracked in real time.