Mercati della Terra Roma Milano. Anche Milano Nord avrà un Mercato della Terra itinerante, a Cinisello Balsamo e Cusano Milanino. L’inaugurazione il 14 maggio, poi l’appuntamento si replica ogni secondo e quarto sabato del mese.
È l’ottavo mercato di Slow Food a inaugurare in Lombardia
Nasce un nuovo Mercato della Terra in Lombardia, l’ottavo nella regione che si conferma quella con il maggior numero di mercati targati Slow Food in Italia. L’ultimo ad aggiungersi alla lista, in ordine di tempo, è quello di Milano Nord: si svolge in due sedi differenti – Cinisello Balsamo e Cusano Milanino – e ha cadenza bisettimanale: il secondo sabato del mese, dalle 8.30 alle 13, in via Frova a Cinisello Balsamo, e il quarto sabato del mese, con gli stessi orari, in piazza Salvador Allende a Cusano Milanino. L’inaugurazione è prevista per il 14 maggio a Cinisello Balsamo e per il 28 maggio a Cusano Milanino. A settembre, poi, ci sarà un doppio appuntamento speciale in occasione del Festival della biodiversità organizzato nel Parco Nord Milano: nelle due settimane dell’evento, il Mercato della Terra si terrà la domenica, dalle 9 alle 19, negli spazi del parco.
Dai gruppi di acquisto solidale al Mercato della Terra
«L’area in cui viviamo è una di quelle più densamente urbanizzate d’Europa – ricorda Roberto Giordano, responsabile del Mercato della Terra di Milano Nord – Ci abitano quasi seimila persone per chilometro quadrato, mentre gli agricoltori di piccola scala praticamente non esistono».
Anche per questo motivo, i produttori che partecipano al mercato arrivano da diverse province della Lombardia, oltre che da alcune regioni limitrofe come Piemonte, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Toscana. Al momento hanno già confermato la propria adesione 16 espositori, a cui se ne aggiungeranno altri secondo la stagionalità. Si potranno acquistare nocciole, miele, carni e salumi di cinta senese, formaggi, yogurt e latticini, frutta secca e confetture, frutta e ortaggi, farine e pane, solo per citarne alcuni.
Quello di Milano Nord (come d’altronde succede nei Mercati della Terra di Slow Food di tutto il mondo) non sarà però soltanto un luogo dove fare la spesa, ma anche il fulcro attorno al quale sviluppare attività, progetti, eventi.
«Se da un lato ci sarà l’attività commerciale curata dai produttori, dall’altra intendiamo promuovere momenti didattici e di approfondimento culturale, in collaborazione anche con i Gastronauti di Cinisello Balsamo e il Gas Cusano Milanino, cioè i gruppi di acquisto locali che hanno aderito alla Comunità Slow Food del mercato e che da tempo collaborano con Slow Food Nord Milano» prosegue Giordano.
L’obiettivo, infatti, è arrivare a organizzare giornate e serate nei territori, momenti utili ad approfondire tematiche inerenti al cibo e alle filiere artigianali correlate.
Per una food policy che nutra le città
Sebbene il territorio dell’hinterland milanese sia stato storicamente caratterizzato dall’attività industriale, sia a Cinisello Balsamo sia a Cusano Milanino la tradizione mercatale è forte e radicata: i due mercati che entrano a far parte della rete dei Mercati della Terra, infatti, vengono organizzati da anni con il nome “Quanto Basta” e ospitano produttori selezionati dalla Condotta Slow Food locale. Il lungo e importante lavoro svolto finora, e il rinnovato impegno a promuovere i princìpi e i valori difesi dall’associazione della Chiocciola, li porta oggi a entrare a far parte della rete Slow Food.
L’avvio del Mercato della Terra di Milano Nord è anche l’occasione per ribadire l’urgenza di interrogarsi su come nutrire le città, tema già al centro dell’ultima edizione di Terra Madre Salone del Gusto. Occorre, in altre parole, far sì che le amministrazioni locali lavorino a food policies che promuovano sistemi alimentari sostenibili anche nelle grandi aree urbane, dove la produzione di cibo deve rispondere a sfide particolarmente impegnative. «I Mercati della Terra lo fanno – sostiene Giuliana Daniele, di Slow Food Lombardia –. È grazie allo sviluppo e alla promozione di iniziative come queste che possiamo agire localmente per determinare un effettivo cambiamento del sistema alimentare nel suo complesso e intervenire lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, al consumo e nello smaltimento dei prodotti alimentari».
Aperto a Roma il nuovo Mercato della Terra di Slow Food
Il lancio ufficiale è stato il 7 maggio all’interno dell’evento Terre e Città, il primo degli appuntamenti organizzati nella Capitale per The Road to Terra Madre
La rete dei Mercati della Terra ha accolto un nuovo ingresso, con quello di Roma. Ha sede a Testaccio, vivace e autentico rione centrale della Città Eterna, lanciato nel weekend del 7 e 8 maggio in occasione dell’evento Terre e Città, il primo di una serie di appuntamenti organizzati in tutta Italia in attesa di Terra Madre Salone del Gusto, la manifestazione internazionale organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e Città di Torino, che torna finalmente in presenza a Torino dal 22 al 26 settembre.
Si avvertiva da tempo la mancanza di un Mercato della Terra a Roma e non è un caso che la sua inaugurazione sia avvenuta in un anno particolare per la food policy capitolina.
Il comune agricolo più grande d’Europa a inizio 2022 ha festeggiato, dopo lunga attesa, la costituzione di un Consiglio del cibo di Roma, organo istituzionale creato per guidare il dibattito verso una riforma del settore agricolo e alimentare cittadino.
Nell’ambito di tale percorso, finalizzato a costruire un sistema alimentare più equo a partire dal cibo, il 7 e 8 maggio è partita l’esperienza romana del Mercato della Terra Collettivo, proprio per rimarcare l’importanza delle nostre scelte di consumo quotidiane e per ricordare ai cittadini che è possibile fare acquisti consapevoli anche nei grandi centri.
Lo spazio scelto presenta una forte vocazione commerciale
Si tratta infatti dell’ex Mattatoio, fino al secolo scorso luogo di produzione e scambio, oggi uno dei principali centri culturali della Capitale: qui si trova la seconda sede del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, un’ala del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, ma anche la storica scuola popolare di musica di Testaccio e il Collettivo Gastronomico Testaccio.
Un’esperienza gastronomica completa
Il Mercato della Terra Collettivo di Testaccio, fortemente voluto in un luogo già individuato come centrale per i tavoli di lavoro sulla food policy romana, vedrà la partecipazione una volta al mese di una dozzina di piccoli produttori romani e laziali, tutti selezionati per la loro affinità ai valori del buono, pulito e giusto, molti dei quali già noti ai soci della Condotta di Roma in occasione di collaborazioni ed eventi passati.
Nei fine settimana del Mercato non mancheranno Presìdi Slow Food laziali che fanno parte della dispensa del Gas di Slow Food Rona, che sarà presente al Mercato della Terra di Testaccio con un proprio stand.
Sarà quindi assicurata la presenza di Presìdi come la fagiolina di Arsoli, ma anche altri prodotti ortofrutticoli locali e uova da galline felici.
Si potranno inoltre acquistare trasformati e secchi come farina e pasta di grani antichi, o i particolarissimi biscotti a forma di giglio della pasticceria di corte nobiliare romana, i giglietti di Palestrina e Castel San Pietro Romano, una preparazione tradizionale oggi riconosciuta come Presidio Slow Food. Tra i formaggi sarà presente un altro Presidio Slow Food, il caciofiore della campagna romana, realizzato a partire dal caglio vegetale del fiore del carciofo o del cardo selvatico, una pratica già diffusa tra gli antichi romani che conferisce al formaggio aromi e sapore unici.
Lo spazio sarà il luogo ideale non solo per conoscere i produttori locali, ma anche per assaggiare alcuni ingredienti scegliendoli tra i piatti del menù circolare, un format innovativo ideato in collaborazione con il Collettivo Gastronomico Testaccio.
Al mattino nei giorni di mercato, lo chef dell’Osteria metropolitana del Collettivo farà la spesa tra i banchi dei produttori, selezionando alcune materie prime che saranno alla base delle pietanze appositamente realizzate e inserite nel menù.
A integrare il ricco programma del Mercato della Terra Collettivo, la Condotta di Roma ha già in cantiere una serie di laboratori tematici, appuntamenti sensoriali e gustativi per guidare il pubblico dei consumatori alla scoperta di prodotti come caffè e olio extravergine di oliva.
Più che un semplice mercato, Roma si dota di un luogo di rigenerazione urbana, dove sarà possibile vivere esperienze gastronomiche complete attraverso l’assaggio di prodotti sani, genuini e locali e la conoscenza di piccoli produttori virtuosi.
Mercati della Terra
Sono una rete internazionale di mercati che lavorano in accordo con i principi di Slow Food.
I protagonisti sono i piccoli produttori e gli artigiani del cibo. Vendono ciò che producono e trasformano e possono garantire e raccontare in prima persona la qualità dei loro prodotti.
Sui banchi del Mercato della Terra si trova cibo buono, pulito e giusto: i prodotti sono locali, freschi e stagionali; rispettano l’ambiente e il lavoro dei produttori; sono proposti a prezzi equi, per chi compra e per chi vende.
I Mercati della Terra sono luoghi dove acquistare prodotti di alta qualità, ma anche spazi per costruire comunità, creare scambio e fare educazione.