Il dilemma energetico ESG autoproduzione o PPA green dalla rete? Sono state pubblicate da pochi giorni le regole attuative del Piano Transizione 5.0, confermando le difficoltà burocratiche che si erano intuite già dalle prime bozze.
L’occasione per ottenere i crediti di imposta a fondo perduto è sicuramente allettante, purchè si aderisca a tutte le specifiche richieste dal Decreto Attuativo.
Di sicuro, il merito di iniziative del genere è simile a quello che fu generato dall’introduzione della Diagnosi Energetica del D. Lgs 102/2014, da eseguire entro il 31 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni: dopo il primo iniziale sconcerto da parte degli imprenditori, ci si rese conto che si stava introducendo un nuovo obbligo ma anche una buona pratica che nel tempo avrebbe generato ottimizzazioni produttive e risparmi energetici.
Da parte nostra, ci siamo organizzati con i nostri esperti di pratiche amministrative, tecniche e finanziarie per adempiere per conto dei nostri clienti a quanto necessario e richiesto.
Oltre al Piano Transizione 5.0
Il nostro team, sempre per i nostri clienti, è costantemente concentrato anche sulle offerte di finanza agevolata ed a fondo perduto, proposte nei vari Bandi Regionali, Green Bond e PNRR.
Inoltre, ci si può orientare verso ulteriori soluzioni per finanziare l’efficientamento e l’autoproduzione energetica:
– leasing finanziario, caratterizzato dall’annuale rinnovo della agevolazione cosiddetta “Sabatini”;
– leasing operativo (noleggio con possibilità di riscatto al termine del periodo);
– contratti di PPA Power Purchase Agreement.
Il “PPA Green off site”, la scorciatoia proposta dai venditori di energia
Per soddisfare la volontà delle imprese di essere in compliance ESG, i rivenditori di energia propongono l’acquisto della loro energia con contratto “PPA Green off site”, autodichiarando in bolletta la produzione “Green” di quella energia prelevata in rete.
Putroppo questo contratto, più semplice per l’impresa utente perchè non richiede “impegni” cantieristici, la vincola in alcuni casi fino a 10 anni, ma non ne risolve minimamente le esigenze di autonomia energetica.
Inoltre il costo della bolletta continuerà ad essere una passività di spesa corrente, senza essere trasformata in investimento, come invece avviene nei progetti “PPA on site” (simile alla rata di un noleggio con riscatto finale).
Il “PPA on site” per l’autoproduzione
Installando un impianto per l’autoproduzione di energia, fotovoltaico e anche di cogenerazione, è possibile “rateizzare” il suo costo contrattualizzando l’acquisto mensile dell’energia autoprodotta, trasformando così le spese correnti in rate di investimento, perchè al termine del contratto si entrerà in possesso dell’impianto, esattamente come se fosse un noleggio con riscatto finale.
Con i costi attuali delle bollette di acquisto di elettricità in rete, i Ritorni dell’Investimento sono spesso addirittura inferiori alla durata dei contratti proposti “PPA off site”.
Valore aggiunto: la riqualificazione dei tetti
Le superfici dei tetti fino ad oggi erano superfici “passive”, non sfruttate per la produzione, purtroppo spesso in progressivo degrado (in alcuni casi in eternit o in fibrocemento).
Con l’installazione di un impianto di produzione energetica, anche i mq di copertura dei capannoni diventano superfici di produzione attiva dell’azienda.
L’investimento include anche la riqualificazione immobiliare dei tetti, ammortizzandone i costi grazie alla generazione dell’energia.
La riqualificazione e l’efficientamento degli impianti
I sistemi di monitoraggio, opportunamente localizzati e gestiti, permettono di “stanare” le aree di produzione più energivore, dove si potrà intervenire per abbassare più vistosamente gli sprechi e risparmiare sull’acquisto di energia.
Tutte le performances di tutti gli impianti possono essere migliorate; soprattutto devono essere attuate continue contromisure di efficientamento per contrastare il continuo degrado dovuto all’uso nel tempo.
Autore: Enrico Rainero, founder SmartEfficiency
SmartEfficiency è la rete di professionisti, imprese produttrici e di installazione ed istituti finanziari, che affianca gli imprenditori ed i manager per migliorare le performance energetiche con diagnosi ed interventi nelle aree produttive strategiche per raggiungere l’efficienza con le migliori soluzioni tecnologiche e finanziarie.
SmartEfficiency ha fatto parte dei tavoli di lavoro con ENEA nel 2016 per il perfezionamento delle Direttive sulla Diagnosi Energetica nel settore Retail e per la Commissione Europea nel 2017 sulle Comunità Energetiche SMARTER EMC2.
Le attività industriali di SmartEfficiency sono rinforzate dal brand BYinnovation che promuove le best practices innovative e di sostenibilità delle aziende clienti e di tutto il sistema produttivo italiano.
contatti: tel. 02.2641 7228 – mail enrico.rainero@smartefficiency.eu