Green Soft Skills Report 2024 di LinkedIn. Il più grande network professionale al mondo, con oltre un miliardo di utenti, ha rilasciato i nuovi dati del suo Green Skills Report 2024 in cui emerge con chiarezza l’urgenza di investire nella forza lavoro green.
Il report di LinkedIn sottolinea infatti che, senza adeguati investimenti nella formazione delle competenze green, la transizione ecologica potrebbe subire una battuta d’arresto.
Entro il 2030 – milestone fondamentale per i firmatari dell’Accordo di Parigi – si prevede che, a livello globale, quasi un posto di lavoro su cinque che richiede competenze green resterà vacante, a causa della carenza di candidati qualificati.
Il divario domanda-offerta si prevede arriverà a 1 su 2 entro il 2050
Per raggiungere gli obiettivi climatici prefissati, è quindi fondamentale accelerare l’investimento nelle green skill e nella creazione di talenti adeguati.
Risulta evidente che la strada da percorrere è ancora lunga se pensiamo che con una crescita media annua del 2.55% rispetto al 2020 e il 4,63% in più dello scorso anno, solo il 17% dei professionisti nel nostro Paese possiede attualmente un green job title o competenze legate alla sostenibilità.
Questo conferma la significativa carenza di talenti necessari per affrontare la crisi climatica e progredire verso gli obiettivi di sostenibilità.
La situazione è ancora più preoccupante se si considera che a livello globale l’offerta di talenti green è cresciuta solo del 5,6% tra il 2023 e il 2024, mentre la domanda è raddoppiata all’11,6%.
“Questi dati sono un campanello d’allarme, e non si può più perdere tempo – afferma Marcello Albergoni, Country Manager di LinkedIn Italia. “Ogni singolo obiettivo climatico è a rischio se non abbiamo una forza lavoro preparata per realizzare il cambiamento di cui abbiamo urgentemente bisogno. I nostri dati mostrano che i decisori politici hanno il potere di plasmare la domanda e l’offerta di talenti green. Nel momento in cui i governi finalizzano il prossimo decennio di impegni per il clima, devono prevedere investimenti dedicati a creare la forza lavoro qualificata per far fronte alla crisi climatica”.
La richiesta di professionisti green a livello globale è in costante aumento
I dati sulle offerte di lavoro green analizzate dal LinkedIn Economic Graph mostrano che, tra il 2021 e il 2024, la domanda di competenze green è cresciuta in media del 5,9% annuo a livello globale. In Italia, invece, l’incremento è stato inferiore, pari allo 0,12%. Nel 2024, tuttavia, l’8,27% delle offerte di lavoro su LinkedIn in Italia ha riguardato professioni green, una percentuale superiore al 7,5% registrato a livello mondiale.
I principali settori chiave, i profili e le skill più richiesti nella transizione green in Italia
In Italia, la domanda di figure legate alla sostenibilità risulta essere non omogenea e variabile a seconda del settore: agricoltura e allevamento (34,10%), servizi (32,80%) ed edilizia (32,03%) sono i settori che hanno assunto la maggior percentuale di lavoratori con green skill. Una tendenza simile si osserva anche a livello globale, con i settori dei servizi (23,1%), edilizia (20,6%) e agricoltura e allevamento (18,4%) in testa alla domanda. In questo scenario la professione che sta vedendo una crescita più rapida tra le offerte di lavoro nel nostro paese è quella del geologo, cresciuto del 123%, seguita dal consulente ambientale, inclusi coloro che si occupano degli aspetti relativi alla sicurezza.
Oltre ai lavori contano le competenze
Quella legata agli approvvigionamenti sostenibili è stata la più popolare sui profili LinkedIn quest’anno, con un aumento del 60,3% in un anno. Al secondo posto c’è la finanza sostenibile, seguita dalle politiche ambientali, dalle competenze di audit ambientale e della prevenzione degli sprechi.
Una transizione impari
Il gap in termini di accessibilità alle competenze green si sta ampliando per le donne e i giovani, che hanno meno probabilità di possedere queste skill rispetto agli uomini: attualmente, solo una donna su dieci a livello globale possiede queste competenze, rispetto a quasi un uomo su cinque. Inoltre, sebbene la GenZ stia dimostrando un forte interesse per le carriere green – con il 61% di giovani che desidera lavorare in questo ambito nei prossimi cinque anni – se continuiamo con l’attuale ritmo di formazione, solo un giovane su dieci avrà le competenze necessarie per accedere a questi lavori.
I suggerimenti di LinkedIn per una transizione green efficace
Per affrontare questa situazione e garantire che la transizione green sia inclusiva e di successo, LinkedIn raccomanda di:
– includere gli investimenti per la forza lavoro negli obiettivi climatici: è fondamentale che le politiche climatiche non si concentrino solo sulla riduzione delle emissioni, ma anche sulla responsabilizzazione dei lavoratori ad assumere i nuovi ruoli che emergeranno nell’economia green.
– riconoscere i lavoratori come motore degli obiettivi climatici alla COP29: è fondamentale che la COP29 riconosca il ruolo imprescindibile dei lavoratori nel raggiungimento degli obiettivi climatici, in quanto ciò contribuirà a stimolare la collaborazione tra i vari settori e a sottolineare l’importanza della formazione in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica.
– inserire i centri per l’impiego, i partner e i dati nello sviluppo delle politiche climatiche: i governi dovrebbero collaborare con i centri per l’impiego, le Istituzioni educative e le imprese per includere il fabbisogno di manodopera nelle strategie climatiche. Tracciare l’offerta e la domanda di competenze green a livello locale consentirà di adeguare le politiche e di misurarne l’efficacia nel passaggio verso un futuro più green.
Metodologia
Il Global Green Skills Report rappresenta il mondo visto attraverso i dati di LinkedIn, ricavati dalle informazioni anonime e aggregate dei profili di un miliardo di membri di LinkedIn in tutto il mondo. Come tale, è influenzato dal modo in cui i membri scelgono di utilizzare la piattaforma, che può variare in base alla cultura professionale, sociale e regionale, nonché alla disponibilità e all’accessibilità generale del sito. Nel pubblicare questi dati dell’Economic Graph di LinkedIn, diamo priorità all’accuratezza statistica e alla privacy dei membri. Di conseguenza, tutti i dati mostrano informazioni aggregate per il periodo corrispondente, seguendo rigorose soglie di qualità dei dati che impediscono la divulgazione di informazioni su individui specifici. Il report include i dati di 43 Paesi da gennaio 2021 a luglio 2024.
LinkedIn connette i professionisti nel mondo per renderli più produttivi e di successo e trasforma il modo in cui le aziende assumono, imparano, fanno marketing e vendono. La nostra visione è quella di creare opportunità economiche per ogni membro della forza lavoro globale attraverso il continuo sviluppo del primo Economic Graph al mondo. LinkedIn conta più di 1 miliardo di membri e ha uffici in tutto il mondo, di cui oltre 21 milioni in Italia.