Decisioni di acquisto e shopping in rete nei social network, specialmente donne. Lo shopping è sempre più social e rosa. Lo rileva Register.it, società leader nel settore della fornitura di servizi di registrazione di domini, hosting, protezione del brand e pubblicità digitale, parte del Gruppo Dada. Più propense alle relazioni e alle connessioni interpersonali, le donne sembrano infatti aver trovato terreno fertile sulla Rete, ambiente in grado di rispondere alle loro esigenze e curiosità, che in Italia ha visto la presenza femminile raddoppiare negli ultimi 6 anni superando nel corso del 2011 il 47% (Fonte: Istat). Attraverso le condivisioni sul web, le donne trainano oggi già l’80% degli acquisti in generale e sembrano influire in maniera sempre più rilevante anche sullo shopping online, spinto oggi principalmente dai social network. Oltre a crescere più rapidamente rispetto alla presenza maschile, il presidio femminile sembra infatti essere anche più dinamico: il 52% degli utenti attivi a livello globale su Twitter è “femmina” e su Facebook la percentuale sale fino al 54%.
Questi dati assumono un significato ancor più rilevante se si considerano le abitudini di consumo: il 51% delle donne che seguono un brand su Facebook e il 67% delle “follower” di aziende su Twitter acquista prodotti legati a quegli stessi marchi. Spostandosi su Pinterest, il social network dedicato alla condivisione di fotografie, video e immagini – che vanta ad oggi già 11,7 milioni di utenti unici negli Usa – la predominanza delle quote rosa è ancora più netta: l’87% dell’utenza mondiale è composta da donne, che utilizzano le board (equivalente della “bacheca” di Facebook) per trarre ispirazione per i propri acquisti.
Secondo le ultime statistiche, 1 utente su 5 compra quello che prima ha “pinnato”. Un altro ambito in cui si registra una forte presenza femminile è quella dei Gruppi d’Acquisto: Groupon vanta ad oggi il 77% di clienti donne. Non è un caso che, a fronte di una crescita dell’influenza del web e dei social network sulla spesa dei consumatori e quindi sempre più anche dell’e-commerce, le aziende si stiano attrezzando per rispondere adeguatamente alle esigenze di un’audience che si tinge di rosa. E’ in questa direzione che sono nati casi come Zappas, Etsy o Diapers, diventati in breve tempo best practice per il mondo dell’e-commerce grazie all’aver puntato sulle peculiarità del mondo femminile, mentre un’azienda del calibro di Amazon ha lanciato il programma ad hoc “Amazon mom”.
Nell’infografica dedicata al tema, Register.it lancia uno sguardo anche all’aspetto antropologico, che conferma l’innata predisposizione femminile alle relazioni e al multitasking: secondo l’esperto Robin Dunbar, a fronte di una media ponderata di 150 relazioni stabili che un individuo può costruire, le donne sono in grado di gestire in modo duraturo un numero molto più alto di relazioni rispetto agli uomini. Fonti: Istat; ComScore; Tics Y Formacion; 20 First; Techbrunch; Amazing Inforgraphics.