Confindustria ANIE chiede detrazione IRPEF anche a fotovoltaico per le ristrutturazioni edilizie , come già avviene per la ristrutturazione di impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento: lo chiede Confindustria Anie, la Federazione delle imprese elettroniche ed elettrotecniche, al cui interno trovano rappresentanza le principali aziende produttrici e fornitrici di tecnologia del fotovoltaico in un’istanza di consulenza giuridica presentata all’Agenzia delle Entrate.
Secondo le aziende associate ANIE, in mancanza di una chiara ed univoca interpretazione della norma, alcune Agenzie delle Entrate territoriali avrebbero espresso parere negativo sull’estensione della detrazione IRPEF del 50% fino a giugno 2013 agli impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica che accedono esclusivamente ai meccanismi dello scambio sul posto.
Per Confindustria ANIE invece la detrazione IRPEF in esame dovrebbe essere applicabile anche agli acquisti e alla realizzazione su un edificio ad uso residenziale di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, in quanto gli impianti fotovoltaici delle dimensioni più tipicamente presenti presso edifici di questo tipo sono considerati parte integrante dell’impianto elettrico.
“A nostro avviso – ha dichiarato Maria Antonietta Portaluri, Direttore Generale di Confindustria ANIE- è possibile far rientrare l’installazione dei pannelli fotovoltaici tra le detrazioni già previste per le ristrutturazioni edilizie a seguito dell’approvazione del cosiddetto Decreto sviluppo. Fatta salva la non cumulabilità con le tariffe incentivanti del Conto energia, una interpretazione della norma nel senso da noi indicato può avere un importante effetto di rilancio dei consumi.
Si tratterebbe di un provvedimento anticongiunturale, che aprirebbe da un lato nuove possibilità sia per chi intende acquistare un impianto di risparmio energetico, dall’altro nuovo mercato per chi lo realizza”. “Equiparare l’installazione di un impianto fotovoltaico ad una ristrutturazione edilizia – dichiara Valerio Natalizia Presidente ANIE/GIFI – è un passo in avanti verso la reale integrazione e standardizzazione della tecnologia nel sistema edificio. I dubbi interpretativi sull’applicazione della legge devono essere immediatamente chiariti per non creare ulteriori interruzioni allo sviluppo del mercato fotovoltaico, allo scopo di sostenere l’industria nazionale fotovoltaica già colpita fortemente dai numerosi cambi normativi di quest’anno.”
L’industria italiana del fotovoltaico è in bilico: crisi economica, situazione politica incerta e leggi che non favoriscono la crescita e la competitività delle aziende. Con i cambi normativi occorsi nel 2012 si è messo in discussione un settore che, fino al 2011, impiegava più di 100 mila persone con età media inferiore a 35 anni. Si registrano già numerosi segnali di ridimensionamento e chiusure di aziende. Da un’indagine condotta fra le 200 aziende associate ad ANIE/GIFI, l’associazione italiana del fotovoltaico più rappresentativa, con un volume di affari pari a 13,5 miliardi di euro nel 2011, emerge come l’occupazione nell’industria fotovoltaica italiana ha constatato un calo del 24% dei posti di lavoro nel 2012, a cui va aggiunta un’ulteriore flessione del 7% prevista nel 2013. “Siamo preoccupati – spiega Valerio Natalizia, Presidente di ANIE/GIFI, la voce fotovoltaica di Confindustria – saranno oltre 6 mila i lavoratori del fotovoltaico che perderanno il lavoro.
Sono in pericolo ingegneri e tecnici. Personale altamente qualificato per il quale le aziende hanno investito ingenti somme per la loro formazione. Il rischio è che questi dati già drammatici possano essere rivisti ulteriormente al ribasso”. Secondo i più recenti dati ISTAT, nel primo semestre 2012 nell’industria elettromeccanica italiana, al cui interno si annovera il segmento Fotovoltaico che in anni recenti ha fornito un importante contributo al suo sviluppo, le ore medie di ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni è più che triplicato rispetto al 2007, passando da 4.5 ore a 12,9 ore (su mille ore lavorate) che diventano 25.2 nella componente operai.
“Quello che ci lascia molto perplessi – continua Natalizia – è il totale silenzio delle istituzioni e dei media sulla crisi dell’industria fotovoltaica italiana Nell’ambito delle consultazioni avviate sulla SEN, siamo pronti a dare il noostro contributo attraverso un pacchetto di proposte per dare continuita’ al mercato”.
“Basterebbero – conclude Natalizia – interventi immediati di natura non-monetaria e a costo zero per i consumatori: la liberalizzazione del mercato elettrico per agevolare la vendita diretta di energia prodotta dagli impianti fotovoltaici a privati ed aziende posti in prossimità degli impianti stessi; l’innalzamento dello scambio sul posto per supportare l’autoconsumo; l’introduzione/estensione delle detrazioni fiscali sulla spesa iniziale anche per le aziende; la facilitazione dell’accesso al credito a condizioni vantaggiose per le aziende.
Chiediamo al Governo che le nostre proposte siano finalmente ascoltate”. Confindustria ANIE, con oltre 1.200 aziende associate e circa 450.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 71 miliardi di euro (di cui 28 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti a Confindustria ANIE investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.