Annuario della Sostenibilità 2021. Lo strumento per una vera comunicazione di valore. NSA Unipersonale Srl, start-up innovativa nel settore editoriale da sempre impegnata nella veicolazione e divulgazione di messaggi sostenibili attraverso il web magazine Nonsoloambiente.it – ha presentato a Roma ed a Milano la terza edizione dell’Annuario della sostenibilità presso le rispettive sedi dell’Agenzia Stampa Estera.
L’Annuario della sostenibilità è uno strumento di consultazione che raggruppa e fornisce visibilità e contezza ad attori aziendali e sociali realmente impegnati in ambito sostenibile, caratterizzato da veridicità e trasparenza riguardo i dati riportati oltre a garantire l’attualità degli stessi.
Uno strumento di informazione, o meglio un antidoto alle diffuse campagne di greenwashing che, cavalcando l’onda dei social trend, si moltiplicano nei sistemi media.
La prima edizione dell’Annuario della sostenibilità nasce nel 2020 e prosegue con successo nel 2021, ampliando il ventaglio di aziende aderenti che hanno riconosciuto nel progetto editoriale un mezzo di valore per comunicare il proprio impegno.
La seconda edizione ha visto l’ampliamento dei contenuti offrendo approfondimenti su prospettive e temi specifici.
L’edizione presentata nelle due città italiane ha visto un ulteriore upgrade con l’inserimento di tutti quei professionisti che a vario livello si occupano di sostenibilità – figure che in un contesto di veloce evoluzione vengono a definirsi sempre più marcatamente attraverso competenze specifiche – oltre ad avere inserito uno specifico focus sulle “start up”
Insieme a Maria Grazia Persico – CEO di NSA e Direttore Editoriale di Nonsoloambiente.it – per la presentazione romana è stato ospite Fabrizio Masia – AD & Partner di EMG Different – che ha presentato il “Bollettino della sostenibilità”: uno studio effettuato nel 2021 su un campione di 2.000 soggetti circa la conoscenza e il percepito della popolazione italiana sul tema.
Dai dati è emerso che oltre il 47% degli intervistati ha letto o sentito parlare di sostenibilità.
È inoltre stato chiesto loro – con un voto da 1 a 10 – quanto le aziende italiane possono essere giudicate sostenibili, con una media del 6.26.
Inoltre, 7 intervistati su 10 ritengono che la tematica debba essere inserita nell’agenda del governo nazionale, e proprio su questo punto è intervenuto Giuseppe Coccon, Senior Advisor Comunicazione e PR, che ha posto l’accento sull’esigenza di una promozione e di una tutela delle realtà virtuose da parte delle istituzioni.
Giuseppe Coccon ha affermato che “la sostenibilità è sempre più un tema chiave, nelle aziende del nostro paese dove stiamo assistendo ad un vero e proprio cambio di paradigma: dalla Mission\Vison al Purpose le nostre imprese stanno passando dalla logica del profitto alla condivisione dei grandi obiettivi con i dipendenti. Un salto epocale che richiede, però, anche un cambio culturale da parte delle istituzioni: essere sostenibili oggi è spesso insostenibile dal punto di vista dei costi e le imprese virtuose devono essere aiutate”.
Concorde il parere di Gian Luca Spitella, Direttore Comunicazione ARERA che attesta come “La sostenibilità non è più un fine ma un modo di essere. Le regole dell’ARERA entrano in questa fase. Nei settori dell’acqua, dei rifiuti e dell’energia, la sostenibilità è nel patrimonio genetico delle imprese. Ad ARERA è affidato il compito di accompagnarle, con regole certe in grado di premiare le azioni positive per l’ambiente e per gli utenti, di incentivare l’innovazione, di garantire l’equilibrio del sistema energetico e ambientale e la tutela dei consumatori”.
Nella tappa di presentazione di Milano la sostenibilità è stata analizzata per declinazioni settoriali
Laura Badalucco – Professore Ordinario di Circular Design/Packaging Design presso IUAV ha posto l’attenzione sul design quale catalizzatore d’innovazione: “il design è un elemento fondamentale dei processi di sostenibilità e dell’economia circolare perché riveste il ruolo di catalizzatore d’innovazione, agisce prima che i problemi si pongano, in connessione con le diverse figure professionali che si occupano di questi temi – come quelle che l’Annuario individua – e può intervenire sia per prevenire gran parte degli impatti ambientali connessi alla produzione dei prodotti sia per evitare il cosiddetto greenwashing”.
Grazia Barberio – Coordinatore Tecnico ICEP (Piattaforma italiana degli attori dell’Economia Circolare) ha sottolineato come “il Dipartimento Sostenibilità di ENEA stimola una transizione verso nuovi modelli economici di produzione e consumo più sostenibili. Le sue attività su economia circolare (EC) rendono, inoltre, disponibili processi, strumenti ed approcci integrati che perseguono l’ecoinnovazione. È importante in questo senso un’azione di coinvolgimento dei principali attori per adottare buone pratiche di EC. Sono infatti la consapevolezza e la collaborazione attiva di tutti a costituire gli elementi essenziali in grado di generare cambiamento”.
L’Annuario della Sostenibilità promuove ancora una volta la cultura della sostenibilità, quale driver di sviluppo reputazionale per il mondo del business – in tutte le sue verticalizzazioni – e come intermediario per sinergie tra i differenti stakeholders della filiera.