Ali da Salvare.
Editore Enrico Rainero
Autori Pro Natur, Rudolf Schreiber, Anthony W. Diamond, Nicola Baccetti, Fulco Pratesi, Enrico Rainero
Anno 1988
ISBN 88-85700-14-4
Ali da Salvare non è il solito libro che descrive le specie di uccelli più importanti del mondo. Ali da Salvare è l’edizione italiana di Save The Birds già pubblicato in 8 diverse edizioni ed altre 10 sono in allestimento.
Venti paesi stanno già leggendo questo libro ed ogni nazione ha personalizzato la propria edizione con un suo capitolo originale.
Ali da Salvare descrive la vita degli uccelli di tutto il mondo, considerati come “indicatori ambientali”, in grado cioè di illustrare i complessi equilibri naturali e le leggi dell’ecologia entro le quali vive l’uomo stesso.
Per la prima volta alcuni dei più famosi scienziati ed ambientalisti mondiali hanno contribuito ad un grande ed unico progetto internazionale.
Sono, ad esempio, sir David Attenborough in Gran Bretagna, il Principe Claus in Olanda, il prof. Jean Dorst dell’Accademia di Francia, Roger Tory Peterson negli Stati Uniti, Fulco Pratesi in Italia.
Save The Birds (Ali da Salvare) è un libro entusiasmante e per niente pessimista.
E’ affascinante, ma il suo messaggio è forte e inflessibile. Dobbiamo salvare gli uccelli se, in fondo, vogliamo salvare noi stessi. Troppo spesso ci autorizziamo a crdere che se un problema è troppo grande, nulla possiamo fare individualmente per risolverlo. Niente di più falso. (sir David Attenborough)
Quand’ero ragazzo i giornali che più mi appassionavano, quelli di automobili, raccomandavano la conoscenza del codice della strada, ovviamente per la sicurezza, ma anche consigliavano il “nuovo galateo del guidatore”, norme comportamentali dell’automobilista ben educato. Vorrei usare questo ricordo come paragone.
Oggi il mondo è il riflesso amplificato della nostra vita di città.
Le automobili sono decuplicate rispetto a 10 anni fa e, oltre ai problemi creati dal loro numero, nasce anche quello della psicologia dell’automobilista.
Non solo saltano le più elementari norme di sicurezza, ma dilagano sempre più l’aggressività e la violenza, nella nostra psiche e nel nostro comportamento, costretti come siamo in un habitat non più naturale.
Questo piccolo ragionamento mi aveva fatto nascere seri dubbi sulla validità di una operazione come SAVE THE BIRDS.
Si legge sul libro che non abbiamo ricevuto questo mondo in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli. E’ tragicamente vero. Ma andate a spiegare alla gente di mettere da parte due euro per capitalizzare: vi rideranno in faccia. I nostri figli penseranno da sé ai loro problemi. I risultati si vedono.
Ugualmente parlate dei problemi dell’Africa ad un vicino che quotidianamente deve chiudere la giornata con i suoi mille problemi: come minimo vi sorriderà. I risultati si vedono.
Se la coscienza mondiale è fatta da quella di ognuno di noi (e partire da noi, oggi, è così complicato, occupati come siamo ad aggredire il nostro vicino di ingorgo), allora ha ragione SAVE THE BIRDS: ripeschiamo le addormentate coscienza individuali con una rete universale costituita dai tanti e isolati attivisti generosi.
Potremo, poco a poco, infittire le maglie di questa rete e alla fine, il più velocemente possibile, avere la forza di sostenere il peso della realtà che andate a leggere in queste pagine.
Molti presupposti sociali, politici, economici, industriali potrebbero essere variati e spostati in direzione ecologica, con pochissimo sforzo e senza alterare la nostra vita quotidiana, avendo un ritorno di qualità nella vita futura.
La nostra certezza, dati alla mano, potrebbe convincere anche i politici ed i grandi gruppi economici.
Per questo i seri dubbi su SAVE THE BIRDS sono scomparsi, ho creduto nel libro e l’ho portato in Italia.