Terra Madre Forum Novembre. Educazione al gusto per i più piccoli e rilancio delle terre alte grazie all’impegno di chi colline e alpeggi, boschi e foreste li vive ogni giorni, coltivando, allevando, raccogliendo e trasformando.
Il viaggio di Terra Madre Salone del Gusto continua e nella sua tappa di novembre approfondisce, tra gli altri, due grandi temi legati alle politiche del cibo, dando voce alle testimonianze e alle esperienze delle comunità di tutto il mondo.
Dalla presentazione del quinto rapporto sulle mense scolastiche lungo lo stivale (pre e post Covid) di Foodinsider alla festa degli Orti in Condotta in cui 9000 alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie italiane sperimenteranno la propria impronta idrica giocando; dal racconto delle comunità che vivono la montagna al dibattito con istituzioni e aziende sul ruolo della tecnologia e dei servizi per contribuire a ricostruire un tessuto sociale in aree che per anni sono state abbandonate e dimenticate. Ecco alcuni degli appuntamenti nell’agenda di novembre di Terra Madre Salone del Gusto.
I Forum di Terra Madre
Il programma dei Forum, momenti in cui i membri della rete Slow Food discutono delle tematiche legate ad agricoltura, alimentazione, sostenibilità, biodiversità e modelli produttivi, affronta il tema delle foreste con una serie di appuntamenti pensati per coinvolgere i delegati da un angolo all’altro del mondo.
Giovedì 19 ore 11
Il cibo e il patrimonio culturale
Una tavola rotonda per esplorare le connessioni tra le politiche alimentari, agricole e culturali a partire dal documento programmatico Food is Culture, focalizzato sulla necessità di azioni dell’Ue per proteggere il patrimonio alimentare immateriale, insieme a raccomandazioni concrete su come integrare meglio le strategie agricole e culturali. I partecipanti saranno inoltre invitati a esplorare l’esibizione online Ciò che non sapevi esistesse che mette in mostra alcuni dei prodotti dell’Arca del Gusto di Slow Food.
Parteciperanno i rappresentanti della Commissione Europea, Europa Nostra e Slow Food.
Giovedì 19 ore 17
Le Foreste modello del Mediterraneo: comunità, prodotti, gestione
Le Foreste modello sono una rete di 60 realtà presenti in tutto il mondo. In questo forum presentiamo le buone pratiche per la gestione partecipata delle Foreste modello dei paesi che si affacciano sulle coste del Mediterraneo (dalla Spagna alla Croazia, dall’Italia all’Algeria) e raccontiamo possibili soluzioni per supportare le comunità, valorizzare i prodotti dell’agricoltura e della pastorizia e contrastare l’abbandono delle terre alte.
Intervengono, insieme a esponenti delle diverse Foreste modello del Mediterraneo:
– Richard Verbisky (Canada), Dipartimento foreste del Governo canadese, segretario generale della rete internazionale delle Foreste modello
– Toni Ventre (Italia), segretario della rete mediterranea delle Foreste modello
– Paolo di Croce, segretario generale di Slow Food
Sabato 21, alle ore 9 e alle ore 17
Uomini e alberi: un paradosso
Boschi e foreste sono sistemi in pericolo da difendere, preservare e gestire in modo sostenibile. Eppure il rapporto degli uomini con gli alberi è paradossale. Da un lato la ricerca di nuove aree da destinare alle monocolture fa avanzare senza sosta il fronte della deforestazione. Dall’altro assistiamo a un incessante avanzata della vegetazione che ricopre territori una volta coltivati e gestiti dall’uomo e oggi abbandonati. Difendere e gestire in modo sostenibile boschi e foreste è una necessità sempre più impellente e passa dal recupero degli ambienti forestali degradati, dalla valorizzazione delle filiere storiche del legno, dal ripopolamento della montagna, dal recupero dei paesaggi agrari tradizionali, dei pascoli e dei coltivi anche in funzione turistica.
Sabato 21 ore 15
Il sistema alimentare dei popoli della foresta e la minaccia del landgrabbing
Un forum volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle conseguenze che l’approccio “conservazionista” della foresta provoca sui popoli che la abitano, e per dimostrare che i popoli indigeni hanno vissuto in armonia con la natura, proteggendola effettivamente. Molti gli esempi su cui focalizzare l’attenzione: gli Ogiek e Senwger in Kenya; i Benet in Uganda; i Melayu e i Dayak in Indonesia; gli Juruna in Brasile; i Chinantla, i Totonacos e i Nahua in Messico. I rappresentanti dei popoli indigeni dialogano con esperti internazionali che lavorano in questo campo.
Martedì 24, alle ore 9 e alle ore 17
La rivoluzione delle urban food forest
Sono foreste urbane che producono cibo. Ospitano alberi da frutta, arbusti, orti. Spesso nascono in aree degradate delle città e rappresentano elementi di riqualificazione, estetica e sociale. Migliorano la qualità dell’aria e il clima delle città. Producono frutta, ortaggi ed erbe aromatiche, messe a disposizione della collettività. Spesso sono gestite in modo collettivo, dai cittadini stessi, e spesso si ispirano ai princìpi della permacultura. Spazi di condivisione e di educazione, le urban food forest si stanno moltiplicando in tutto il mondo e rappresentano uno dei modelli più innovativi per il rafforzamento della relazione tra ambiente urbano e aree rurali, a beneficio del clima e della vivibilità degli spazi.
Venerdì 27, alle ore 9 e alle ore 17
Il cibo che nasce e cresce nell’acqua: il riso
Il riso è il cibo principale per circa metà della popolazione mondiale, ed è coltivato in quasi tutti i paesi del globo. Ma è anche una delle filiere più critiche per il massiccio uso di pesticidi che comporta. Che impatto ha la risicoltura intensiva sul nostro pianeta? È possibile coltivare riso in modo sostenibile? Quali sono le buone pratiche agricole che rendono la risicoltura più sostenibile?
Le Food Talk
Tornano a novembre anche le Food Talk: video della durata di 10 minuti, trasmessi in streaming, durante i quali scrittori, economisti, filosofi, antropologi, ecologisti, educatori, cuochi, offrono la propria visione su ciò che più ci sta a cuore: l’ambiente, l’agricoltura, l’alimentazione. A novembre potremo assistere a sette Food Talk, ecco le prime anticipazioni.
Con Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente in gestione e pianificazione forestale all’Università Statale di Milano, facciamo una riflessione su cosa sta accadendo alle foreste, come stanno affrontando la crisi climatica. Quali rischi corriamo con il persistere o l’aggravarsi di mutamenti troppo rapidi rispetto alle loro capacità di adattamento? Vacchiano, con i suoi studi, intende capire come gli alberi e le foreste rispondono al climate change e come gestirli in modo sostenibile assicurando la loro conservazione, la loro resilienza e la loro capacità di contrastare la crisi climatica in corso. Per la sua ricerca è stato indicato dalla rivista Nature come uno degli 11 scienziati emergenti nel mondo nel 2018.
Con il professor Wen Tiejun, Rettore esecutivo dell’Università del Popolo di Pechino, guarderemo a una visione globale del sistema alimentare, in relazione all’economia mondiale e alla crisi climatica, con un focus specifico sulla situazione agricola cinese e su come la ricostruzione rurale sia un’opportunità di rinascita ambientale e sociale. Esperto di macroeconomia e sviluppo sostenibile, ha fondato il Movimento di Ricostruzione Rurale, che promuove l’agroecologia, la sostenibilità e la rigenerazione rurale in Cina. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi, tra cui il First Rank Award for Science and Technology Progress dal Ministero dell’Agricoltura cinese e il First Rank Award for Teaching and Education dal governo municipale di Pechino.
Pia Léon è chef e direttrice, insieme al marito Virgilio Martínez, dei ristoranti Central e Mil a Lima e Bar Mayo a Barranco, focalizzati sulla cultura gastronomica peruviana. Malena Martínez, medico nella sua vita precedente, attualmente ricopre l’incarico di direttrice del laboratorio di ricerca Mater Iniciativa, anima del noto ristorante Central del fratello Virgilio. Grazie a loro avremo un punto di vista privilegiato sul movimento che negli ultimi anni ha preso luogo nel Sud America, in questo caso in Perù, guidato da chef che vogliono proteggere e promuovere le biodiversità locali e sostenere le comunità indigene nel diventare più resilienti. Faranno inoltre una riflessione su come ricercatori e ristoratori possano collaborare per raggiungere un’etica alimentare e un sistema alimentare più equo. Due donne leader in America Latina, che ci mostrano come il ruolo femminile possa portare un respiro diverso nel mondo del cibo e nella conservazione delle tradizioni.
Uno sguardo all’estero
Terra Madre Brasil
Dal 17 al 22 la rete carioca di Slow Food sarà on line con tantissime attività virtuali, tra cui: tavole rotonde, dialoghi, laboratori del gusto, spazi educativi dedicati alla cultura del cibo, installazioni artistiche. Terra Madre Brasil, un evento online dedicato al cibo vero, in cui non mancheranno discussioni e proposte per la promozione del cibo buono, pulito e giusto. L’agricoltura familiare contadina, le diverse sfumature della biodiversità e la cultura alimentare brasiliana saranno tra i protagonisti di questo evento.
Slow Rice
Si terrà il 28 novembre a Wenzhou, nel villaggio di Qidu Qiansha, la prima edizione di Slow Rice, il festival organizzato dalla Comunità Slow Food di Wenzhou per la valorizzazione del territorio. Inserito in una tre giorni dedicata al cereale più importante del continente asiatico, Slow Rice presenta un mercato, laboratori per bambini di educazione alla natura, alla sostenibilità e alla sicurezza alimentare, degustazioni e workshop.