Ripresa per il credito? Il Rapporto mensile di Experian mostra segnali positivi sui principali indicatori. A gennaio mutui e prestiti personali in forte crescita rispetto a dicembre. Campania, Lombardia e Valle d’Aosta spingono la crescita dei mutui
Experian ha reso noti i dati del nuovo Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights, relativi al mese di gennaio, che mostrano incoraggianti segni di ripresa sui principali indicatori, sia rispetto al mese di dicembre che rispetto al gennaio di un anno fa.
Spicca il dato dei mutui, con una crescita delle richieste del 28% rispetto a dicembre, e del 15% rispetto al gennaio 2020. Si tratta di dati in linea con altre rilevazioni indipendenti. Il 2020 ha infatti registrato un +11,7 nel numero di mutui immobiliari erogati, con un +14,5% nell’ultimo trimestre dell’anno, secondo dati Assofin. In questo scenario, giocano un ruolo importante anche le surroghe, ulteriormente spinte dalla riduzione generalizzata dei tassi di interesse. Nel confronto tra gennaio 2021 e gennaio 2020 cresce anche leggermente (0,48%) l’importo medio finanziato.
Su base regionale, rispetto allo scorso dicembre, l’incremento delle richieste di mutuo è generalizzato. Tutte le regioni registrano un segno positivo, con picchi in Campania (+48%), Lombardia (+43%) e Valle d’Aosta (+39%). Rispetto al gennaio 2020 invece, l’incremento più marcato nelle richieste di mutuo si registra in Valle d’Aosta e Trentino, rispettivamente 100% e 80%. Crescono in maniera consistente tutte le regioni principali, come Emilia (+34%), Lombardia (+22%), Sicilia e Lazio (entrambe +18%). Unica in controtendenza tra le regioni principali la Campania, che fa registrare un -3%.
Può essere interpretato in modo ugualmente positivo il valore dei prestiti finalizzati, in crescita del 5% rispetto al gennaio dell’anno scorso. Il lieve calo (-3%) registrato rispetto al mese di dicembre deriva invece dall’aumento fisiologico della spesa legato alle festività natalizie. L’importo medio erogato tramite prestito finalizzato scende decisamente (-8,33%) rispetto a gennaio di un anno fa.
Crescono rispetto a dicembre i prestiti personali, facendo registrare un +13%. Il confronto con l’anno scorso resta però negativo, con un calo del 33%. Rispetto al periodo pre-Covid continua a registrarsi una marcata prudenza nell’indebitamento, anche se la crescita recente rappresenta comunque un segnale positivo. Nel confronto con l’anno scorso, l’importo finanziato cresce dello 0,70%.
Degno di nota anche il forte incremento nell’utilizzo del canale digitale per la richiesta di credito, che a gennaio 2021 e rispetto al mese precedente fa segnare un +18%.
“Dopo un dicembre fortemente influenzato dalla stagionalità legata al periodo natalizio, i primi riscontri del 2021 sembrano aprire uno spiraglio di ottimismo” dichiara Armando Capone, Chief Commercial Officer di Experian. “La crescita dei mutui, trainata dalle surroghe ma anche dalle nuove richieste, è particolarmente evidente, ma anche il dato relativo ai prestiti personali risulta positivo. Dal punto di vista economico il 2020 è stato un anno particolarmente complesso, ma le prospettive di normalizzazione sanitaria che vediamo all’orizzonte possono far sperare bene per il prossimo futuro.”
“Il forte incremento delle richieste che arrivano attraverso canali web conferma la tendenza verso un utilizzo sempre più marcato degli strumenti digitali, a riprova del ruolo che questo mezzo può giocare in ottica di offerta del credito”, aggiunge Maurizio Pimpinella, Presidente Associazione Prestatori Servizi di Pagamento (APSP). “Si tratta sicuramente di un segnale interessante per la nostra economia, in ottica di generale digitalizzazione del mercato, con vantaggi in termini di trasparenza e dinamicità, oltre che di un canale che i vari player sul mercato non possono permettersi di sottovalutare.”
Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights
Il Rapporto sul Credito Italiano – Trends & Insights analizza regolarmente l’andamento delle richieste di strumenti finanziari sulla base dei dati disponibili nel Sistema di Informazioni Creditizie di Experian, che raccoglie oltre 80 milioni di posizioni creditizie.
Le analisi vengono realizzate su Ascend, l’innovativa piattaforma integrata di big data e analytics recentemente lanciata da Experian.
GenZ meno debiti più risparmi
Il Rapporto sul Credito Italiano Experian segna un +23,21% nei prestiti finalizzati e un +49,15% nei mutui immobiliari rispetto all’anno scorso, ma i prestiti personali rimangono negativi.
In particolare, spicca – da un punto di vista generazionale – la crescita di prestiti finalizzati (+23,21%) e mutui immobiliari (+49,15%) nella categoria Z (10-25 anni), che registra tassi superiori anche a quelli della precedente generazione Y (26-40 anni), che segna rispettivamente un +17,16% e +23,39%.
Nel campo dei prestiti personali, invece, il confronto con l’anno scorso rimane negativo: un -19,78% che è sia indice di una diffusa e marcata prudenza nell’indebitamento che di un’anomalia italiana.
Come riportato dall’ European Consumer Payment Report 2020 di Intrum, in Italia solo l’11% dei GenZer ha preso soldi a prestito non utilizzando la carta di credito mentre in Europa questo dato sale al 21%.
Questa differenza, sempre secondo il report, è spiegabile secondo più parametri: in primis il fatto che i giovani italiani escono di casa mediamente più tardi (a 30 anni) rispetto ai loro coetanei europei (a 26), beneficiando dell’appoggio familiare, ma anche una tendenza a vedere il futuro in maniera più segnatamente pessimista.
La preoccupazione su come gestire i debiti e farne di nuovi è comune e in Italia il 72% degli intervistati ha ammesso di essere estremamente cauto nell’intraprendere azioni di indebitamento.
Venendo alla Gen Z, il 78% pensa che il Covid-19 abbia peggiorato il proprio benessere finanziario ed il 56% prevedeva un ulteriore declino nell’arco dei prossimi 6 mesi, manifestando una mancanza di fiducia nel futuro che riflette tuttavia anche un approccio molto più pragmatico al mondo della finanza personale.
I GenZer, sin da subito hanno dimostrato di cercare posti di lavoro stabili e ben retribuiti, prediligendo il lavoro dipendente a quello autonomo e uno stipendio sicuro e costante a discapito della carriera.
Inoltre, puntano a far crescere i loro risparmi nel tempo per garantirsi un futuro migliore, piuttosto che spendere subito soldi che non hanno, evidenziando un rapporto completamente diverso con il denaro: molto meno legato a sistemi di credito bancario e al contrario profondamente connesso a servizi fintech semplici e intuitivi che diano spazio anche a logiche di accantonamento.
Non a caso, secondo un sondaggio Deloitte è emerso che il 52% della Generazione Z è maggiormente orientata all’utilizzo delle carte di debito e, secondo molti ricercatori, questo approccio è destinato a rivelarsi più fruttuoso di quello dei millennial.
Experian è la principale società di global information service al mondo. Nei momenti importanti della vita – dall’acquisto della casa o della macchina, alle spese per l’università dei figli fino allo sviluppo del proprio business – aiutiamo le persone a gestire i loro dati con fiducia. Assistiamo gli individui a controllare le proprie finanze e ad accedere a servizi finanziari, le aziende a prendere decisioni migliori, ai prestatori di investire in modo più responsabile e alle organizzazioni di prevenire crimini e frodi.
Con 17.800 dipendenti che operano in 45 paesi, investiamo ogni giorno in nuove tecnologie, competenze avanzate e innovazione per aiutare tutti i nostri clienti a massimizzare ogni opportunità. L’azienda è quotata al London Stock Exchange (EXPN) ed è listata nel FTSE 100 Index. Scopri di più su www.experian.it.